ALESSANDRO SCINTU E LA MAGIA DEI SUONI

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SEGUENDO LE VIBRAZIONI

DI Barbara Pignataro

Suoni che diventano sentimenti, quelli che nascono dall’anima di Alessandro Scintu il giovane artista di strada appassionato di strumenti antichi, che al suo tocco prendono vita creando una magia. Suona nel viaggio che è la vita per rinascere oltre ogni scossone, nel suo camper malandato che non lo lascia a piedi, anzi lo conduce in luoghi e percorsi mai predefiniti ma scelti seguendo l’emozione del momento, l’energia propria del sito. É facile trovarlo alla Necropoli della Banditaccia, insieme ad altri artisti in un tripudio di bellezza. Oppure sulla spiaggia ferrosa di Marina San Nicola dove ama recarsi quando cerca armonia, come quella volta in cui ha realizzato vari totem con i sassi in riva al mare che alcuni fortunati avventori hanno avuto il piacere di ammirare sul nascere, nutrendosi dell’energia che fruiva durante il momento creativo.L’opera realizzata è stata ripresa, il video, visibile sul sito Instagram alessandroscintuprojet, permette di comprendere l’artista.

Come per l’essere umano, è una questione di equilibrio – ci racconta Alessandro – quando sovrapponi i sassi, anche quelli dalla forma imperfetta, basta trovare il punto di connessione tra loro e si mantengono uno sull’altro anche nel tempo. A volte è sufficiente lasciar andare il superfluo per ritrovare l’equilibrio interiore, è la scelta di Alessandro a cui chiediamo però di condividere la sua arte con il mondo, anche l’ascolto di una melodia influisce sullo stato d’animo. E la sua merita.

 

“Mi sono avvicinato all’arte di strada attraverso la giocoleria facendo spettacoli di fuoco.
L’interazione tra la danza con il fuoco e la musica ha portato il mio interesse verso la ricerca di strumenti provenienti da diverse parti del mondo, come hangdrum, santoor, didjeridoo, fiati, percussioni arabe e africane.
La musica è un idioma universale dove non ci sono razze, età o classi sociali e uno strumento di incontro e di unione.Tutto questo mi porta ad una continua esplorazione con un crescente interesse per il potere curativo della musica”. Alessandro Scintu