Grando: “Per quanto mi riguarda non lavorerò su questo progetto di fusione”.
Il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando in merito alla proposta di fusione con Cerveteri, da parte di Potere al Popolo, in un’intervista al quotidiano Civonline.it, ha dichiarato di non essere interessato al progetto. Che quello della fusione sarebbe un tema “…tornato alla ribalta per poche persone. Non credo che, con tutti i problemi che sia Ladispoli che Cerveteri, hanno, la priorità sia quella di fondere i due comuni che anzi, 50 anni fa si sono allegramente divisi. Anzi, noi il prossimo anno festeggeremo i 50 anni di autonomia. La fusione non è assolutamente una priorità, né la salvezza … Per quanto mi riguarda non lavorerò su questo progetto di fusione”.
La risposta di Potere al Popolo al sindaco di Ladispoli.
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Quello che manca a questo territorio non è qualche tonnellata di cemento in più e neanche qualche aiuola più curata. Manca un progetto complessivo che ridia slancio all’intero territorio salvaguardando l’ambiente, sviluppando un’economia solidale ed ecosostenibile, ampliando i servizi e sviluppando occupazione.
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Per realizzare questo progetto c’è bisogno di un’amministrazione che sappia guardare al futuro piuttosto che gestire soltanto il quotidiano, che sia in grado di ottenere maggiori entrate economiche, di realizzare una concreta lotta agli sprechi e servizi adeguati ai cittadini.
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Un tale impegno non può essere assicurato da due amministrazioni che nel migliore dei casi si ignorano, lavorano su progetti spesso in contrasto e non sono spinti da una stessa visione del futuro. Serve invece un progetto comune ed ecosostenibile, discusso e condiviso dalla popolazione, adeguatamente sostenuto dal punto di vista economico, finanziario e normativo da Stato e Regione, così come previsto dalle specifiche leggi.
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Per questo la fusione dei due comuni non può essere liquidata come fa il sindaco Grando, che dimostra così poca lungimiranza e una chiusura che probabilmente nasconde il timore di rimettere in discussione poteri e peso specifico dei singoli partiti e dei singoli soggetti che da sempre governano questo territorio.
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Infine, quanto all’affermazione del sindaco che la fusione dei due comuni non è “… la salvezza…“, siamo d’accordo ma riteniamo sia un fondamentale obiettivo che darebbe a tutti maggiori strumenti economici e normativi. Se il sindaco ha invece altre strade per costruire “… la salvezza…“, ce lo dica. Ma prima ci racconti come e con quali mezzi vuole affrontare questi temi:
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La mancanza di lavoro, la precarietà ed il disagio giovanile.
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La progressiva erosione dei servizi sociali e dell’assistenza ai disabili.
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Le problematiche urbanistiche che si basano su varianti al Piano Regolatore.
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La questione dell’acqua pubblica su cui si rischia di perdere definitivamente l’autonomia (Flavia Acque).
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La carenza di personale nell’amministrazione che crea disagi ai lavoratori ed ai cittadini.
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Le carenze e la confusione del servizio di raccolta dei rifiuti.
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Il problema dell’inquinamento delle acque marine a causa degli sversamenti fognari.
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La necessità di mettere mano a un chiaro piano di gestione delle aree demaniali su tutta la costa.
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Le situazioni dubbie e irrisolte relative ai progetti dei piani integrati di Ladispoli.
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La mancanza di una politica sulla rete del trasporto urbano, nonostante l’integrazione con Cerveteri.
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Per non parlare poi delle evidenti carenze del sistema sanitario pubblico a livello locale, come anche del sistema viario, ingolfato d’estate e pieno di buche a partire dalle prime piogge autunnali.
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