Critiche da parte dei cittadini e del comitato Terra Nostra per le condizioni del camposanto.
Ci risiamo: i cimiteri di Cerveteri sono nel degrado. Uno stato di abbandono perenne che però questa volta ha fatto indignare i cittadini della frazione Sasso. Infiltrazioni, fango ma soprattutto le tombe allagate. Un colpo al cuore per i parenti che recano al camposanto per dare un saluto ai loro cari defunti. E stavolta i comitati non la prendono per niente bene uscendo allo scoperto.
«Siamo veramente esterrefatti – commenta la vicenda il presidente del comitato Terra Nostra, Francesco Di Giancamillo – non è un modo decente di salvaguardare il cimitero soprattutto per il ricordo di nostri cari defunti. La politica di Cerveteri se ne infischia e lascia la struttura in queste condizioni. Non ha provveduto nemmeno a realizzare una cunetta per far defluire l’acqua piovana».
Tanto degrado nel camposanto del Sasso alle prese anche con la carenza di loculi, mai però si era arrivati a questo punto. «Per arrivarci bisogna andare con il trattore – segnala ancora il presidente Di Giancamillo – sono anni che i cittadini chiedono di sistemare almeno 100 metri di strada ma anche in questo caso il comune non fa nulla. Mi chiedo come gli anziani possano recarsi a piedi».
In queste ore considerata la gravità dello scenario il Comune si è attivato per porre delle migliorie in via straordinaria. «Sono solo degli specchi per le allodole – critica apertamente Gianluca Paolacci, consigliere comunale di opposizione – qui c’è l’esigenza di intervenire in modo strutturale per impedire che crollino persino le lapidi. Avevo interpellato i dirigenti del municipio già un mese e mezzo fa.
L’unico modo di rispettare i nostri cari e di dar loro una sepoltura dignitosa dove giacciono. Non pensavamo si trovasse in questo modo il cimitero del Sasso, segno evidente di una mancata sensibilità da parte della Giunta che solleciteremo per l’ennesima volta a farsi carico di tutti i problemi legati ai cimiteri».
Al Sasso sono ben visibili spaccature e lastre staccate, con tanta amarezza di residenti e familiari arrabbiati per lo scenario che si presenta davanti ai loro occhi. L’altro grande nodo irrisolto è la mancanza di spazi per i cari estinti. A Cerveteri sono quattro le strutture cimiteriali: il Monumentale, il nuovo di nuovo di via dei Vignali, il camposanto Sasso e quello di Ceri ma gli spazi a disposizione per i defunti sono quasi terminati.
Il bando per la costruzione del quinto cimitero anni fa era saltato per un vizio di forma nella gara legata ad un project financing. Per un periodo le salme dei cerveterani, proprio per una questione di emergenza, vennero mandate in prestito a Ladispoli, con Palazzo Falcone che per anni reclamò pure per il mancato pagamento dei “cugini” etruschi. Del quinto cimitero si era tornato a parlare solo teoricamente ma di impegni concreti al momento non c’è nulla se non gli interventi tampone programmati come i 350mila euro per il camposanto del Sasso e 170mila euro per quello di Ceri e di via Rosati in città.