“Una delle pagine più drammatiche nella storia di Ladispoli. Una città ferita che però intende rialzarsi subito e ricostruire tutto ciò che una mano ignobile ha tentato di distruggere. Ladispoli è in piedi, determinata più che mai a dimostrare di essere una collettività unità, soprattutto nei momenti di grande difficoltà”.
Le parole sono del sindaco Alessandro Grando dopo la devastazione al bosco di Palo Laziale, sulla via Aurelia e nella palude di torre Flavia, causata dai roghi che ancora stanno provocando disagi e problemi.
“E’ uno scenario agghiacciante – afferma Grando – stiamo iniziando a fare la conta dei danni, dal punto di vista ambientale è stata una catastrofe. A nome dell’amministrazione comunale ringrazio vigili del fuoco, polizia locale, carabinieri, polizia, protezione civile, guardie ambientali, volontari e tutti quei cittadini che sono corsi a dare un valido aiuto per fermare l’avanzata dei roghi. Ladispoli ha dato una prova di compattezza come fu nel caso del tornado dello scorso novembre. Solo che quella volta fu la natura, ieri è stato palesemente un atto di terrorismo incendiario, favorito dal forte vento e dal caldo torrido. Le forze dell’ordine in queste ore stanno lavorando sodo per individuare i piromani, invitiamo i cittadini a collaborare attivamente. Chiunque abbia visto qualcosa di sospetto si faccia avanti e contatti subito le autorità preposte. Ladispoli è di tutti noi, chiediamo la collaborazione di tutta la popolazione”.