Il mio personale bollettino Cov-19?
Quali sono dal mio modesto osservatorio (ma di medico che opera in prima linea) le ultime novità? Da più di un anno ho visto una cinquantina di casi Covid 19 (per la precisione 51) tutti sintomatici. La diagnosi è stata confermata dal tampone naso-faringeo molecolare.
Qual’era la loro sintomatologia?
La febbre (sopra i 38 C°) e la marcata spossatezza sono stati quelli più comuni, segue la tosse secca stizzosa, quindi i dolori muscolari ed infine la nausea con il vomito. Ognuno di questi sintomi si può presentare da solo anche se più spesso in associazione con altri. La febbre con rinofaringite e sovente disturbi del gusto (disgeusia, ageusia) e dell’olfatto (anosmia) lo riscontrati in circa il 70% dei casi (i disturbi dell’olfatto e del gusto non sempre sono presenti). La tosse secca stizzosa è quasi sempre associata all’ipertermia e sta ad indicare generalmente una fase più avanzata dell’infezione (interessamento polmonare). Nei soggetti asintomatici può essere sibilante con espirazione prolungata. La stanchezza, l’astenia marcata è molto frequente (90% dei casi) spessissimo in associazione con il rialzo termico (ipertermia) ma non di rado isolato, come unico importante sintomo. Non affatto rari i dolori muscolari (40%) cosi come la nausea con vomito che, accompagnato dalla tosse, anche dopo la scomparsa della febbre, mi deve sempre (con l’ausilio del saturimetro) far sospettare un coinvolgimento polmonare serio (polmonite interstiziale tipica del covd-19).
Di questi 51 pazienti ben il 65% erano donne. L’età media riscontrata, in entrambi i sessi, relativa alla primavera scarsa (marzo – aprile 2020) è stato attorno ai 70 anni mentre durante l’autunno – inverno (seconda ondata) si è abbassato di 10 anni (in media 60).
Tutti i pazienti da me visitati entro i primi due- tre giorni dall’inizio della sintomatologia sono guariti a domicilio con un protocollo terapeutico farmacologico. Quattro hanno dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero perchè non ho ritenuto opportuno trattarli a casa (se non parzialmente) in quanto accusavano sintomi febbrili che perduravano da 7-8 giorni. Sono tutti guariti e dimessi dall’ospedale senza finire in terapia intensiva (forse l’eparina, l’azitromicina ed i cortisonici che gli avevo somministrato urgentemente gli sono stati vantaggiosi).
Lamento un unico decesso in una paziente di circa 70 anni che non visto di persona. La funesta notizia mi è giunta dal marito, un paziente che vive a Roma. Ricordo che li visitavo entrambi, come cardiologo e bronco pneumologo, in era pre-covid da una decina di anni. Giovedì 8 aprile è venuto a studio lui da solo. Non so riferirvi la sintomatologia della signora, di 74 anni, che ha perso la vita a seguito del covid. È stato un duro colpo per me quando, visitandolo, l’ho guardato negli occhi.