Impossibile la vita degli abitanti delle città di Marino, Ciampino e di Roma Sud.
Il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino (CRIAAC), ha lanciato una petizione in merito alla situazione in cui si trovano da gennaio 2019, gli abitanti di Ciampino e Marino, che penalizza principalmente chi abita a Santa Maria delle Mole e a Cava dei Selci. L’appello.
“Aeroporto di Ciampino:fermiamo il rumore assordante e fuori dai limiti di legge che rende impossibile la vita degli abitanti delle città di Marino, Ciampino e di Roma Sud:
Fermiamo la nuova rotta “sperimentale” di decollo, voluta da Enac e AdR, che da 10 mesi sta peggiorando drammaticamente la vita di chi vive nelle frazioni di Marino (in particolare a Santa Maria delle Mole) e ha peggiorato i livelli di rumore anche a Ciampino e a Roma Sud.
Facciamo ripartire il Decreto n. 345 del 18 dicembre 2018, voluto dal Ministro dell’Ambiente Costa, che prevede il rientro dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge attraverso la riduzione dei voli, il blocco del volo notturno e altre misure per ridurre il rumore. Il Decreto è attualmente bloccato presso il TAR Lazio a seguito dei ricorsi incrociati delle Compagnie aeree e di AdR che non vogliono accettare la necessaria riduzione del traffico entro i limiti di legge.
Questa petizione, lanciata dal comitato è indirizzata a: Ministro dell’Ambiente, Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Comune di Roma Capitale, Comune di Ciampino, Comune di Marino, Agenzia Regionale Protezione Ambientale (ARPA) Lazio.
Aiutaci con la tua firma su questa petizione, indirizzata a tutte le Autorità coinvolte, dal Governo ai Comuni, a far tornare il traffico dell’aeroporto di Ciampino nei limiti di legge e con rotte di decollo e atterraggio che riducano al minimo il danno alla vita dei cittadini e all’ambiente.
Aiutaci con la tua firma a sbloccare il Decreto del Ministro dell’Ambiente che finalmente, dopo quasi 20 anni, può riportare l’aeroporto di Ciampino a rispettare i limiti di legge. Facciamo sentire la voce dei cittadini”.
Nel 2010, dopo oltre 5 anni di proteste dei residenti e delle Amministrazioni comunali colpite, sono riusciti a far disegnare sulle mappe i limiti di legge del rumore ammesso intorno all’aeroporto, ma questi limiti non vengono rispettati né di giorno né di notte, come confermano ogni mese le rilevazioni di Arpa Lazio.