Adesso basta! Ladispoli derubato in modo vergognoso a Lanusei. La società intervenga

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Il goal del 2-2 annullato al Ladispoli. Come si vede, non esiste il fuorigioco

Derubati di un pareggio meritatissimo. Non amiamo la dietrologia ed il complottismo, ma quello accaduto ieri durante la gara tra Lanusei e Ladispoli, valida per la 22esima giornata del Girone G della Serie D, è veramente vergognoso. Il Ladispoli è tornato con una sconfitta assurda, frutto di una serie di castronerie commesse dalla terna arbitrale che interpretato in modo incomprensibile i momenti salienti della gara. Il Ladispoli, sul campo della capolista sarda, ha giocato una partita eccellente, ha risposto colpo su colpo ai fortissimi avversari, fino a dieci minuti dalla fine era in vantaggio. Il Lanusei ha poi ottenuto il pareggio, peraltro meritato alla luce delle tante occasioni avute, il match sembrava incamminato su un equo 1-1. Poi è entrata in scena la signora Ilaria Bianchini di Terni, mal coadiuvata dai guardalinee Daniele Conti di Lecco e Andrea Perali di Chiari. Un terzetto di giudici di gara che ha condannato il Ladispoli alla sconfitta visto che il fallo dal quale è scaturito il rigore decisivo è avvenuto mezzo metro fuori dell’area. Una decisione strampalata che ha sorpreso perfino i giocatori di casa, convinti che fosse stato assegnato il calcio di punizione. Ma la terna arbitrale ha fatto anche di peggio. Al 95° il Ladispoli ha usufruito di un calcio di rigore per un fallo di mano in area, Cardella si è visto respingere il tiro, ma sulla ribattuta Di Curzio ha insaccato il goal del pareggio. Ebbene, si è alzata la bandierina del segnalinee per un fuorigioco inesistente ed il 2-2 è stato annullato. Assurda decisione, immotivata, che è costata ai rossoblu una sconfitta pesante per la classifica. Non vogliamo essere sospettosi, ma iniziano ad essere troppi in questo campionato gli episodi a sfavore del Ladispoli, squadra che ha avuto fischiati 16 rigori contro in 22 giornate di campionato. Francamente troppi. Il sospetto è che il Ladispoli non sia protetto “politicamente”, evidentemente una bella realtà, sana economicamente, alle porte della capitale potrebbe dare fastidio a qualcuno. Diamo atto alla società del presidente Paris di aver sempre assunto un profilo basso, lontano dalle polemiche, ma con la troppa remissività si retrocede. Troppe volte il Ladispoli è tornato a mani vuote nonostante una prestazione gagliarda come quella di ieri. Nelle parole del direttore sportivo del Ladispoli, Paolo Nista, pubblicate da www.gazzettaregionale.it, tutta l’amarezza di una sconfitta che grida vendetta.

“Già il pareggio avrebbe provocato una grande amarezza – esordisce Nista – ma non riesco a capire sulla base di cosa si possa prendere una decisione simile al 95′ annullando la rete di Di Curzio dopo la parata di La Gorga sul rigore di Cardella. E’ brutto vedere tutto vanificato con decisioni assurde. E’ molto brutto, tra l’altro, vedere un clima intimidatorio nei confronti di squadra e staff anche da parte di dirigenti locali. Tra l’altro anche il rigore dato al Lanusei è stato assurdo: il fallo fuori area è stato ravvisato dentro dall’assistente. Ma quello che è per noi davvero inspiegabile e l’annullamento del 2-2, si tratta di un errore clamoroso. C’è grande amarezza, il Lanusei non ha mai tirato in porta dopo il nostro gol ed usciamo incredibilmente senza punti”.

E chi volesse vedere con i propri occhi lo scempio della terna arbitrale, può andare al link https://www.tuttocampo.it/Italia/SerieD/GironeG/Giornata22 ed arrabbiarsi vedendo la sintesi della gara.

Che dire? Domenica allo stadio Angelo Sale arriva un match che vale una stagione, soprattutto alla luce del momento psicologico di un Ladispoli che si sente derubato e vessato dalle giacchette nere. E’ in programma alle 14,30 lo scontro salvezza con il Calcio Flaminia che ha 24 punti in classifica, precedendo di due lunghezze i rossoblu. E’ un incontro da vincere, con il coltello tra i denti, per uscire subito dai gorghi della zona play out. Serve rabbia agonistica, servono i tifosi, serve ricordare a tutti che il Ladispoli è un patrimonio di tutta la città. Non prendete impegni domenica 20 gennaio, tutti allo stadio Sale a gridare, questa volta anche contro le ingiustizie, Forza Ladispoli Carica!