“ADESSO BASTA” CITTADINI IN STRADA CONTRO IL COMUNE

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BUCHE, CINGHIALI, VIABILITÀ E DEGRADO: SCATTA IL SIT IN DI PROTESTA.

Non ne possono davvero più e si mobilitano perché ritengono abbandonate su più fronti Cerenova e Campo di Mare, frazioni balneari di Cerveteri. E se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, stavolta i cittadini hanno intenzioni serie, passando alle azioni concrete e dando vita ad un corteo spontaneo.

Voragini sull’asfalto, erbacce, marciapiedi dissestati, episodi vandalici e discariche a cielo aperto. Se a tutto questo si aggiungono i disservizi idrici, l’invasione di cinghiali (gli ungulati sono oltre 50 e si sono riprodotti a dismisura. Comune e Regione al momento non hanno predisposto alcuna contromisura) e una viabilità da rivedere in diverse zone, allora ecco spiegato il motivo per cui i promotori di questa iniziativa dallo slogan “Adesso basta”, tanto per rendere le idee ancora più chiare.

È una mobilitazione prevista per sabato 15 luglio in via Sergio Angelucci. Il corteo sfilerà fino a raggiungere piazza Morbidelli. «Vogliamo essere resi partecipi delle scelte comunali – spiega Alessio Catoni, tra gli organizzatori – e quindi questo magari è un modo per farci sentire e attirare le loro intenzioni. Ricordo che Cerenova non ha nemmeno un rappresentante all’interno del consiglio comunale e quindi ovviamente non c’è rappresentanza. Le problematiche sono tante qui ed è giunto il momento che ci sentano».

Tra le questioni più urgenti da affrontare senz’altro il degrado urbano, l’aumento della Tari (eppure con il nuovo avvento della Tarip gli sconti si pensava potessero essere realtà ma a sentire i cittadini i bonus non sono ancora arrivati), il dissesto stradale, l’attivazione dei parcheggi a pagamento sulla costa, il degrado culturale, i rifiuti abbandonati, l’assenza di attività per i ragazzi. A proposito: il parco di via Luni viene vandalizzato una notte sì e l’altra pure. «I disagi sono reali – prosegue Catoni – e gli abitanti sono stufi. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di trovare degli investitori che puntino commercialmente in una frazione che conta 10mila residenti. Ma ognuno deve fare la sua parte. Persone potenzialmente interessate però poi non sono attratte perché se si arriva all’ingresso, proprio in via Sergio Angelucci, si vedono i marciapiedi pieni di erba alta due metri. Dovremmo essere in tanti al sit in».

Poi l’appello per richiamare anche i villeggianti a questa protesta pronta a sfidare anche l’afa di luglio. «Cerenova vive non solo di residenti ma anche di turisti e vorremmo rendere partecipi anche loro. Molto probabilmente a questa iniziativa ne seguiranno delle altre».

Bisognerà vedere come risponderà la giunta comunale che al momento non ha voluto replicare pubblicamente a chi ha ideato questa iniziativa pacifica ma decisa nel mettere i puntini sulle i. Del resto anche sul gruppo del comitato di zona escono fuori segnalazioni praticamente quotidiane di marciapiedi sporchi dove le sterpaglie hanno preso il sopravvento, radici di pini, buche e arterie dissestate. In via Marini gli incidenti iniziano ad essere troppo frequenti. In via Fontana Morella pure e poi, tra via del Bagolaro e via Primo Mantovani c’è uno squarcio evidente sulla carreggiata. I giorni passano e dal Granarone non viene programmano nessun intervento. In più sempre in via Fontana Morella, in prossimità della statale Aurelia, si crea, specie nel week end, un traffico bestiale dopo l’apertura del centro commerciale. A proposito di degrado, la popolazione invoca pure il pugno duro contro chi continua a deturpare il territorio abbandonando i sacchetti della spazzatura, materiali ingombranti, fino a formare delle vere e proprie discariche.

Qualcuno, l’altro giorno, ha persino lasciato a terra due flaconi di acido solforico in viale Mediterraneo, a Campo di Mare. Un giovane 14enne in bici ha urtato la boccetta e ha ricevuto ustioni di secondo grado alle gambe ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Un fatto gravissimo, sui cui indagano i carabinieri, figlio dell’inciviltà e dell’incuria. Non solo Cerenova anche a Valcanneto gli abitanti iniziano a spazientirsi, in questo caso per i continui furti o tentativi di intrusione in ville e appartamenti.

Un film che si ripete ormai con una certa frequenza tanto da spingere il comitato locale a chiedere per ben due volte un incontro con il commissariato della Polizia di stato di Ladispoli, oltre a invocare le telecamere pubbliche non arrivano. Le periferie cerveterane sono quelle che per un motivo o per l’altro chiedono che vengano accesi i riflettori e che, al contrario di quanto veniva detto in campagna elettorale dalla classe politica, avrebbero ricevuto le maggiori attenzioni.