Le notti romane hanno perso uno dei più familiari e stravaganti protagonisti.
Venerdì è morto Massimo Marino e a darne notizia con un post pieno di amore e commozione è stata la «compagna di vita» Miria. «Un’anima meravigliosa ci ha lasciato. Dopo una battaglia senza tregua, affrontata da vero guerriero, Massimo ha abbandonato questa vita terrena. Il suo spirito ora è finalmente in pace», si legge sulla pagina Facebook del 59enne. E Miria scrive ancora: «So che avrebbe voluto un epilogo leggero come nel suo stile di persona solare e positiva e quindi mi sento di chiudere con uno dei suoi slogan più conosciuti: bella fratè, enjoy!».
L’esperienza cinematografica
Nato a Roma l’8 febbraio 1960, Marino è cresciuto nel quartiere del Tufello. Nel 1989 ha fondato la rivista free press ViviRoma Magazine in cui per anni ha raccontato ai romani come trascorrere le serate tra locali, ristoranti e discoteche. Esordì in televisione nel 1995, conducendo il programma ViviRoma Television sulle emittenti Teleambiente e Teledonna, dove «Bella fratè, a frappè» – tormentone accompagnato dal gesto delle tre dita «benedicenti» – diventò il suo marchio di fabbrica. Oltre che conduttore delle notti trash romane, Massimo Marino recitò anche come attore in diverse pellicole. Nel 2008 esordì nel film «Grande, grosso e… Verdone», cui seguirono «Un’estate al mare» (2008), «A Natale mi sposo» (2010), «Una cella in due» e «Matrimonio a Parigi» (2011).
Massimo Marino oltre che volto noto in tv e al cinema, fu impegnato diverse volte per le elezioni al Comune di Roma ed alla Regione Lazio per il centro-sinistra. Come nel 2005, quando fu tra i candidati della lista Consumatori Uniti per Marrazzo raccogliendo 1.777 voti. Sostenne Walter Veltroni alle Comunali del 2006 e Francesco Rutelli in quelle del 2008, in cui si candidò nella lista Unione democratica per i consumatori e raccolse 80 preferenze. Alle elezioni Regionali del 2010 sostenne Emma Bonino nella «Lista civica cittadini per Bonino», con cui raccolse 226 voti. Alle comunali del 2013 appoggiò la lista autonoma «Alfio Marchini sindaco», senza però candidarsi. Nel 2016, invece, si candidò – sempre alle Comunali – con la lista civica AssoTutela per Michel Emi Maritato sindaco, e raccolse in tutto 32 preferenze.
fonte corriere.it