Il 25,26 e 27 marzo, arriva l’Aqua Film Festival sulla piattaforma di MyMovies.it. La rassegna cinematografica ha lanciato anche una petizione su Change.org per difendere i fiumi dall’inquinamento.
di Barbara Civinini
Che cosa sogna l’acqua che dorme? si domanda il famoso scrittore e giornalista francese Sylvain Tesson. Forse il mistero sarà svelato dal Festival dell’Acqua organizzato dall’Associazione Culturale no profit Universi Aqua arrivato alla quinta edizione. Si tratta di una rassegna internazionale che attraverso lo strumento cinematografico intende valorizzare l’acqua non solo in chiave artistica e di bellezza, ma anche sollecitare i registi a denunciare i disastri legati alla poca attenzione e all’indifferenza verso questa risorsa fondamentale.
Le proiezioni del Festival, programmato dal 25 al 27 marzo, si terranno gratuitamente su MyMovies.it, mentre la premiazione si svolgerà in streaming alla Casa del Cinema di Roma, ma ancora non è stato stabilito se in presenza o meno a causa della pandemia. I cortometraggi in concorso provenienti da tutto il mondo sono divisi, secondo la durata, in due sezioni: Corti e Cortini. Fuori concorso la sezione d’impegno sociale “Fratello Mare, Amico Fiume, Caro Lago” aperta a filmati realizzati con smartphone, anche di pochi minuti, che denunciano qualsiasi tipo di inquinamento irresponsabile. Novità di quest’anno il Premio Speciale ENIT Aqua & Turismo, che sarà assegnato al miglior filmato che coniughi turismo e rispetto dell’ambientale e quello Teatro & Sostenibilità, che proporrà la lettura di poesie a tema ecologico da parte di attori famosi, in collaborazione con Teatro di Roma. Tra i corti in programmazione “Une Chambre à moi”, una variazione tragicomica di un saggio di Virginia Woolf della regista franco-tunisina Manele Labidi, sottolinea il gemellaggio tra il Festival dell’Acqua e quello dei Diritti Femminili & Cinema, che si tiene a Parigi. L’anno scorso, infatti, in occasione della kermesse francese l’Acqua Film Festival ha portato a Parigi due corti premiati nelle edizioni precedenti. Fra le partnership che hanno sposato la causa, oltre alle nuove adesioni di ENIT e Federpesca, si consolida quella di MediCinema Italia Onlus, che propone l’utilizzo del cinema a scopo terapeutico all’interno di strutture di cura. A causa del coronavirus, MediCinema diventerà una delle sedi dislocate del Festival proiettando, il 25 marzo, in streaming, direttamente nelle stanze dei degenti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli una sintesi dei migliori corti giunti in finale. Il Festival ha lanciato anche una petizione su Change.org per combattere l’inquinamento mettendo delle barriere apposite per bloccare i rifiuti in tutti i fiumi d’Italia.
I più volenterosi oltre a firmare potranno anche inviare, per il canale YouTube del Festival, un breve filmato fatto con lo smartphone per “registrare e denunciate chi inquina”. Grazie al tuo aiuto, afferma la petizione, potremo intervenire permettendoci di aiutare a difendere la natura e il nostro primo bene: l’ACQUA fonte di vita e dei mutamenti climatici.