ACEA ATO2, tutti si lavano le mani!

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Comprendere il sistema “matrioska” che consente alle multinazionali di essere “al di sopra della legge” ed agevolmente incassare degli utili per i loro azionisti.

Riceviamo e pubblichiamo

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, ringraziano ACEA ATO2 per le motivazioni di sostegno che consentono di saldare l’amicizia e coltivare gli interessi in difesa del bene comune.

I “Tre Amici al Bar” nel continuare ad interloquire con le figure istituzionali comprendono sempre di più quant’è facile nascondersi dietro ai Ruoli senza dover rispondere alle proprie mansioni, questo sistema di “presunte negligenze” impedisce di comprendere la Verità anche se tutti i documenti reperiti sulle fonti aperte consentono delle valutazioni molto critiche sull’operato degli addetti ai lavori.

Chiedersi se in Italia è esistente lo “Stato di Diritto” è legittimo visto le difficoltà ad ottenere risposte concrete ai quesiti posti nella norma di legge. Dal 18.5.23 a tutt’oggi la stampa locale ci ha pubblicato fino al 17.5.24 c.ca n.58 articoli sulle perplessità in ordine alle dinamiche legate al passaggio  da Flavia Servizi Srl al Nuovo Gestore Idrico Integrato ACEA ATO2 S.p.A. con decorrenza 30.9.22.  Pertanto i non si può escludere, verosimilmente, l’esistenza di  un “muro di gomma” sembra proteggere “il giallo” pieno di “misteri” e “risposte mancate”. I tre amici al bar nonostante i tanti “presunti indizi” non si riescono a formulare la “prova certa” che obbliga a chi ha funzioni di controllo ad esercitare i suoi “poteri istituzionali”. In sintesi è emerso:

  • E’ stato interpellato il Consiglio Comunale di Ladispoli e le relative figure Istituzionali senza alcun esito positivo, in particolare la richiesta all’ accesso agli atti datata 12.1.24, negata, e la successiva del 28.2.24 alla quale non è pervenuta risposta nei termini di legge.
  • Il Difensore Civico della Regione Lazio e l’AGCM (autorità garante concorrenza e mercato) senza alcuna risposta concreta ai quesiti posti.
  • Sono state informate nr. 4 Procure al momento senza riscontri positivi a quanto documentato nell’ esposto presentato in data 31.8.23 e successivamente integrato in data 21.2.24.
  • Abbiamo chiesto al Consigliere Comunale di Roma Capitale, Gruppo Capitolino FdI, dr.ssa Francesca Barbato (interrogazione n.161/24 30.5.24 di cui al prot. Rq 10173/24) di fare luce su alcuni aspetti di ACEA ATO2 nella Città di Ladispoli, il Gabinetto del Sindaco, Prima Direzione con prot. RA/2024/0031533 del 5.6.24 ha rappresentato che non risultano elementi di stretta e diretta competenza del Gabinetto del Sindaco.

Da Fonti Aperte, alla data odierna (18.3.24 data di aggiornamento), sito istituzionale Roma Capitale è indicata la seguente compagine societaria: il 96,463% del capitale sociale di ACEA ATO2 è di ACEA S.p.A., Roma Capitale possiede il 3,537%, n.110 Comuni dell’ATO2 – Lazio Centrale possiede il 0,000003% e Città Metropolitana di Roma ne possiede il 0,000003%.  Roma Capitale detiene il 51% delle azioni di ACEA S.p.A. e per tanto il Sindaco di Roma rappresenta la quota di azionariato maggioritario. Sulla base delle azioni detenute, a ns modesto avviso, il Sindaco di Roma è un interlocutore qualificato per le questioni dubbiose relative alla gestione del servizio idrico integrato.

Ad ogni buon conto, dalle Fonti Aperte, altresì apprendiamo che in data 15.5.24 risulta approvato il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.23 di Acea ATO 2 S.p.A. (in formato PDF -747 KB – composto da n.61 -sessantuno pagine) e dal quale risulta d’interesse:

5) pagina 47 (quarantasette) testualmente, ” Normativa di settore. Vengono nel seguito sintetizzate le principali novità normative emerse nel corso dell’anno 2023, con riferimento specifico al settore idrico. Da evidenziare in primo luogo la legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197 pubblicata in GU n. 303 del 29/12/2022, SO n. 43), entrata in vigore il 1°gennaio 2023. In particolare, i commi 519-520 riguardano il finanziamento del sistema idrico del Peschiera. Il comma 519, al fine di migliorare l’approvvigionamento idrico della città metropolitana di Roma, autorizza la spesa complessiva di 700 milioni  (50 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030), per la realizzazione del “Nuovo tronco superiore acquedotto del Peschiera – dalle sorgenti alla Centrale di Salisano” nell’ambito del progetto sulla messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera (allegato IV, n. 8, del DL n. 77/2021). Il comma 520 demanda a un decreto MIT, da adottare di concerto con il MEF entro aprile 2023 (non ancora emanato alla data della stesura della presente relazione), l’individuazione degli interventi da finanziare con le risorse previste dal comma 519, delle modalità di erogazione e dei casi di revoca delle risorse, previa presentazione di apposita documentazione da parte del Commissario straordinario.

6) Pagina 59 (cinquantanove), testualmente, “39. Deliberazioni in merito al risultato d’esercizio. Signori azionisti, nell’invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, pari ad € 138.044.109,39 come segue: • € 62.189.805,88 ai Soci;”….ecc.ecc.

Inoltre, sempre dalle Fonti Aperte, apprendiamo ulteriori informazioni d’interesse in merito alla Relazione sulla Gestione al 31.12.23 di Acea ATO 2 S.p.A (in formato PDF -2,9 MB – composta da n.104 -centoquattro pagine) e dalla quale risulta d’interesse:

7) Pagina 4 (quattro), testualmente, ” 1. CONDIZIONI OPERATIVE E SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ 1.1 Il territorio gestito
In data 14.07.2021 con Delibera di Consiglio Regionale n° 10, che faceva seguito alla deliberazione della Giunta regionale n° 752 del 03.11.2020 pari oggetto, è stato modificato l’Ambito Territoriale Ottimale n° 2 Lazio Centrale-Roma inserendovi il Comune di Campagnano di Roma prima appartenente all’ATO n° 1 Lazio Nord-Viterbo.
In questo modo il numero complessivo di Comuni dell’ATO2 è passato da 112 agli attuali 113. A seguito dell’art. 22 della Legge 29 dicembre 2021, n. 233 di conversione del Decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” ha stabilito che dopo il comma 2-bis dell’articolo 147 del D. Lgs. 152/2006 sia inserito il seguente: “2-ter Entro il 1° luglio 2022, le gestioni del servizio idrico in forma autonoma per le quali l’ente di governo dell’ambito non si sia ancora espresso sulla ricorrenza dei requisiti per la salvaguardia di cui al comma 2 -bis , lettera b), confluiscono nella gestione unica individuata dal medesimo ente.

Entro il 30 settembre 2022, l’ente di governo dell’ambito provvede ad affidare al gestore unico tutte le gestioni non fatte salve ai sensi del citato comma 2-bis.” In base a tale previsione normativa abbiamo avuto un’accelerazione dell’attività di acquisizione dei 14 Comuni in cui non era gestito il Servizio Idrico Potabile: Agosta, Anguillara Sabazia, Anticoli Corrado, Ardea, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Cerreto Laziale, Civitella San Paolo, Labico, Ladispoli, Licenza, Roviano, Sant’Angelo Romano e Trevi nel Lazio. Non tutti questi Comuni hanno permesso di iniziare le attività propedeutiche all’acquisizione. Per questo la Regione Lazio in data 7 giugno 2022 ha emesso 4 delibere per esercitare i poteri sostitutivi ai sensi dell’art. 153 comma 1 e 172 comma 4 del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. per il trasferimento del servizio idrico integrato al gestore unico dell’ATO2, mediante nomina di un commissario ad acta per i seguenti Comuni: Anticoli Corrado, Cerreto Laziale, Licenza, Trevi nel Lazio.

8) Pagina 20 (venti), testualmente “Con riferimento alle reti di distribuzione, nell’anno 2023 è proseguita la campagna di interventi finalizzati alla riduzione delle perdite fisiche e commerciali e all’efficientamento. In particolare: – le attività di efficientamento sulle reti di distribuzione sono avanzate sui territori di più recente acquisizione (Agosta, Campagnano di Roma, Sant’Angelo Romano e Ladispoli); ecc.

– è proseguita la digitalizzazione ed inserimento nel sistema GIS degli asset di recente acquisizione e, parallelamente, è in corso l’installazione di misure in telecontrollo per i nuovi sistemi di approvvigionamento e distribuzione che sono stati acquisiti, con l’obiettivo di poter, entro l’anno 2023, predisporre bilanci idrici affidabili sui nuovi asset in gestione, attraverso il sistema WMS. Sono stati inseriti complessivamente nel sistema GIS aziendale circa 595 km di rete per i comuni di Agosta, Anguillara Sabazia, Anticoli Corrado, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Cerreto Laziale, Civitella Sana Paolo, Labico, Ladispoli, Licenza, Roviano, Sant’Angelo Romano e Trevi nel Lazio; ecc.ecc..

9) Pagine nn. 62(sessantadue) e 63 (sessantatre), testualmente “4.6 Facility Management

Nel corso del secondo semestre 2023 le attività svolte dal Facility sono proseguite come di seguito riportato:
Ristrutturazione delle sedi: Sede Centrale Piazzale Ostiense, Co Frascati, CI Rosolino Pilo,   CO Torrespaccata, Dep.Ostia,  Depuratore Ladispoli,  Sorgenti del Peschiera.

Alla luce di quanto sopra evidenziato e sulla base della documentazione sottostante presente su Fonti Aperte in ordine al suddetto passaggio da Flavia Servizi S.r.l alla Acea Ato 2 S.p.A. allo stato, non può escludersi, verosimilmente, che l’aumento consistente delle tariffe per il servizio idrico che i cittadini riscontrano oramai dal 30.9.2022 nella bolletta dell’acqua non appare in linea atteso che:

– il canone trentennale € 300.000,00 circa, canone annuale € 10.000,00 circa viene evidenziato dal Disciplinare redatto ai sensi del R.D. n.1775/1933 dall’Ufficiale Rogante e che ACEA ATO 2 S.p.A. onora alla Regione Lazio, per quantità d’acqua (materia prima) praticamente illimitata, come attesta, ad esempio, la Determinazione 22 giugno 2021 n. G07784 – 19.04.2022 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N.33 Ordinario – pag.632 di 769;

– Acea ATO 2 S.p.A. ha sottoscritto e beneficiato di finanziamenti da parte della BEI, nel periodo dal 10.03.2020 al 03.08.2020 – link https//www.staffettaonline.com/staffetta_acqua/articolo.aspx?id=346931 – per un importo di circa 700 milioni di Euro per investimenti a supporto nel servizio idrico integrato della Città metropolitana di Roma nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, di fognatura e depurazione;

– dalla BEI  435 milioni ad ACEA per migliorare la qualità e resilienza del servizio idrico – 06.07.2023 15:52 https://ageei.eu/italia-dalla-bei-435-milioni-ad-acea-per-migliorare-la-qualità-e-resilienza-del-servizio-idrico/;

– dal sito web istituzionale di Roma Capitale risultano le seguenti informazioni pubbliche, il bilancio 2020  utile/perdita d’esercizio € 116.580.349, il bilancio 2021 utile/perdita d’esercizio € 121.951.531,  il bilancio 2022 utile/perdita d’esercizio € 119.980.966, a cui va aggiunto,  il bilancio 2023 utile/perdita d’esercizio € 138.044.109,39, informazione sopra indicata;

– non risulta il dettaglio per la Città di Ladispoli se si tiene conto dell’art.149 del D.lgs. 152/2006 – Piano d’ambito –  afferente gli anni 2023 e 2024. degli investimenti e del relativo ammontare finanziario in ordine alle opere pubbliche relative al sistema fognario, al sistema di depurazione delle acque reflue ed al sistema di trasporto e distribuzione dell’acqua per usi civili, se non il dato evidenziato nel Consiglio Comunale di Ladispoli del 21.3.24 che il Nuovo Gestore Idrico Integrato Acea ATO 2 S.p.A. avrebbe avuto introiti dalle bollette d’acqua nell’ultimo anno per € 8.000.000,00 mentre Flavia Servizi S.r.l. incassava a regime € 2.700.000,00 con le bollette recapitate a tutta l’utenza della Città di Ladispoli mentre dal 30.9.22 sono tantissime le utenze a cui non è pervenuto alcunché, nonostante tutte le opere pubbliche relative al sistema idrico integrato siano state affidate con decorrenza dal 30.9.22 ad Acea ATO 2 S.p.A. da parte del Comune di Ladispoli.

Concludendo,  considerato che in data 15.04.2024 e stato pubblicato da un noto quotidiano online un articolo di stampa dal titolo “La rete idrica italiana perde I’acqua che basterebbe a più di 43 milioni di persone”.  Quindi, si insiste, chiedendo di documentare Acea ATO 2 SpA, ove nulla osti, tutti gli investimenti strutturali effettuati dal 10.03.2020 a data odierna, avendo la stessa Acea ATO 2 SpA sottoscritto e beneficiato dalla BEl, nel periododal 10.03.2020 al 03.08.2020, I’importo di circa 700 milioni di Euro per investimenti a supporto nel servizio idricointegrato della Città metropolitana di Roma nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, di fognatura e depurazione, ovvero quali sono stati dal 30.09.2O22 gli investimenti strutturali per la Città di Ladispoli finora concretamente e documentalme effettuati e, quali saranno gli interventi strutturali sugli impianti idrici, fognari e di depurazione esistenti, ovvero con documenti idonei in merito alla effettiva/concreta e realizzabilità, ovvero la previsione strategica aziendale nei prossimi tre anni, così da giustificare idoneamente e saggiamente, a compimento realizzato delle idonee opere effettuate, le tariffe idriche che sarebbero, in questo caso giustificate agli Utenti/Cittadini a seguito dell’opportuno ed idoneo riscontro preventivo;

– di valutare I’opportunità di una nuova Conferenza dei Sindaci del bacino idrico ATO 2, ove evidenziare tutte le informazioni documentali emerse nel periodo dal 10.03.2020 al 30.09.2022 e dal 30.09.2022 alla data della presente.

Pertanto, in seguito alla suddetta PEC inviata al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco di Ladispoli, la predetta PEC, come sopra indicato, è stata protocollata al nr. 28557/2024 del 16.5.24, nella speranza che il Consiglio Comunale approvi l’allegata mozione e promuova un Consiglio Comunale aperto con i Cittadini/Utenti, Associazioni di Categoria, ACEA ATO 2 S.p.A., peraltro inviata e.p.c. a tutti i Consiglieri Comunali di Ladispoli,  in riferimento all’art. 7 comma 3 dello Statuto del Comune di Ladispoli e in virtù dell’art. 118, quarto comma, della Costituzione italiana,  i firmatari della “proposta di Mozione…” in oggetto, hanno chiesto alle S.V. Ill.me di inserire nel prossimo Consiglio Comunale utile l’allegata “proposta di mozione”  di pag.6 in PDF  al fine di prendere in considerazione  un Consiglio Comunale aperto sulle note questioni dei disservizi e tariffe esose praticate dal nuovo gestore idrico integrato ACEA ATO 2 S.p.A. Fiduciosi di una positivo accoglimento della presente istanza, cordialmente salutano.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia così come previsto all’art. 118, comm.4,  della Costituzione italiana. Ricordiamo ai lettori che i Sindaci, i Consiglieri Comunali, i Segretari Generali, nonché le altre figure istituzionali sono considerati “pubblici ufficiali” e che la gestione dell’acqua pubblica, fatta da una “municipalizzata” multinazionale, comunque dovrebbe essere gestita ai sensi dell’art.97 della ns Costituzione italiana e non è possibile che non si sappia il piano d’ambito previsto dall’art. 149 TUA atteso che la tariffa del servizio idrico è prevista dall’art. 154  del TUA che, peraltro, al comma 5 recita: “.. la tariffa è applicata dai soggetti gestori, nei rispetto della convenzione e del relativo disciplinare.”.

Il Sindaco di Roma, sulla base delle evidenze pubbliche su fonti aperte, è il maggiore azionista dell’ACEA ATO2 SpA (ACEA 51% e ACEA ATO2 c.ca 3, 54% = c.ca 54,5%) come mai non risponde ad una interrogazione scritta (vedi sopra) che chiede spiegazioni sull’efficienza del servizio idrico integrato in virtù dell’art. 97 Costituzione italiana e il Sindaco di Ladispoli che detiene un’azione come mai fino ad oggi non ha  permesso l’accesso agli atti e preso in considerazione le due “proposte di Mozioni” nonché i n.58 articoli che spiegano tante dinamiche evidenziate e comunicate ai cittadini-lettori, che pagano ogni tipo di balzello e subiscono disservizi continui e non si sa nemmeno se le acque siano depurate a norma della direttiva 91/271/CEE, la quale sancisce che gli stati membri provvedano affinché le acque reflue urbane, che confluiscono in reti fognarie siano sottoposte, prima dello scarico ad un trattamento secondario o equivalente.

Si fa presente che con l’Ordinanza n. 20361/2023 della Corte Suprema di Cassazione ha statuito che non può essere applicata la tariffa per le utenze servite da impianti di depurazione che svolgono un trattamento non appropriato in base alla normativa vigente. La decisione è efficace dal 14.7.23 e lascia aperta la possibilità della ripetizione di quanto indebitamente pagato dagli utenti negli ultimi dieci anni.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere,  Diego Corrao