ACCERCHIAMENTO DELLA PALUDE: MILLE FIRME CONTRO I PIANI URBANISTICI

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IL GESTORE DELL’OASI CORRADO BATTISTI: «PROGETTI ASSURDI». E INTANTO LA COSTITUENTE COMUNISTA CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSOREALL’URBANISTICA.

Prosegue senza sosta la raccolta firme per bloccare i progetti urbanistici intorno alla palude di Torre Flavia. La petizione popolare, lanciata da Scuolambiente Roma Nord, in accordo con altre associazioni come Ladispoli Sostenibile, Caere 2000, sta dando i suoi frutti. Lo scopo dei manifestanti, che si sono costituti anche nel comitato “Tutela natura e cultura litorale nord” rafforzando la protesta, è quello di fare pressioni affinché i comuni di Cerveteri e Ladispoli possano fare retromarcia su ciò che hanno programmato in futuro sulla costa.

Prima o poi, si augura chi ha a cuore le sorti dell’ambiente, la classe politica considererà la palude un luogo da proteggere. In particolare l’attenzione in questo periodo è alta sulla costa etrusca dove, in località Stallonara nei pressi di via Fontana Morella, la giunta comunale ha votato il “glamping” prevedendo prefabbricati, spazi per camper e tende, almeno 82 bungalow con capienza di oltre 300 persone, 70 piazzole di sosta camper con circa 280 unità ma anche due piscine, di cui una al coperto e altro ancora. Una società privata, sempre la stessa e cioè Pa.Ma Srl, ha avanzato una richiesta per un distributore di benzina e la parola fine a questa storia ancora non c’è. Ci sono in ballo iter di edificazione del comune ladispolano.

Le realtà ecologiche intendono difendere l’oasi da quello che considerano un vero e proprio accerchiamento che metterebbe fortemente a rischio gli equilibri della riserva. La palude è gestita da Città Metropolitana che al momento però non ha fatto sentire la sua voce con determinazione sul glamping e sugli eventuali altri progetti di edificazione a pochi metri dalla riserva, una delle più preziose di questa regione.

«È in corso una grande polemica – parla Corrado Battisti, gestore dell’oasi – e so che la Regione ha dato il parere positivo con l’aggiunta di prescrizioni per quanto riguarda il distributore di carburante. Tra gli obblighi quello di piantumare alberi. Non sarà solo un distributore elettrico, è previsto anche il gpl a monte dell’area umida: è assurdo». Battisti interviene anche sugli altri progetti. «Sul campeggio di Cerveteri – prosegue – la proposta è ancora ferma, la Via (Valutazione impatto ambientale) non c’è ancora. L’ennesima follia comunque è la pista ciclabile che si vorrebbe realizzare in prossimità degli stagni a nord al Cavallaro».

Nel frattempo arrivano ulteriori polemiche alzate dalla Costituente Comunista. «Chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore all’Urbanistica (Riccardo Ferri) e del delegato comunale alla zona protetta a causa della loro rispettiva comprovata inaffidabilità nella pianificazione urbanistica e della tutela di un’area naturalistica». Un comunicato durissimo. «Denunciamo a tutti gli organi competenti – è un altro passaggio della nota – che un bene comune di immenso valore per l’intero territorio che merita il massimo rispetto, già ampiamente compromesso da un’eccessiva pressione antropica, rischia di morire soffocato dalle scellerate scelte urbanistiche che si stanno tentando di fare sul confine dal comune di Ladispoli e ora anche dall’insensato intervento in questione posto a monte dell’area protetta nel comune di Cerveteri».