Mon corps, mon choix: con 780 voti a favore il diritto all’interruzione di gravidanza entra nella Costituzione francese. 72 contro.
Il Parlamento francese lancia un segnale al mondo. Ha inserito nella propria Costituzione il diritto all’interruzione di gravidanza. Aggiungendo la frase: “La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà garantita alla donna di far ricorso ad un’interruzione volontaria della gravidanza”. É il primo Paese al mondo che considera e sancisce l’aborto come un diritto fondamentale, tutelando le donne in modo tangibile da ogni futura possibile azione lesiva.
E lo fa in un momento di grande fragilità in tema di diritti. In Italia nonostante legge 194/78 sono molti gli ostacoli che una donna incontra nel percorso: dai movimenti pro vita sempre più invadenti, all’aumento del numero dei medici obiettori di coscienza. Per non parlare delle strutture disponibili, a partire dai consultori sempre meno efficienti anche a causa del taglio ai fondi destinati alla sanità pubblica. Tanti altri sono i disagi che rendono il diritto all’aborto di difficile applicazione. In primis l’atteggiamento ostile riservato alle pazienti.
La Francia illumina la Torre Eiffel e le coscienze, compatta blinda il diritto della donna di interrompere una gravidanza e lancia un messaggio inequivocabile a chi vuole far sentire prima il battito del cuore del feto, a chi parla di aborto selettivo, ai Paesi dove ancora è vietato scegliere.