Ad Anguillara il terzo incontro per la costituzione del comitato promotore per ripensare il territorio facendo rete e comunità.
Una legge apposita, 45 progetti già inviati in tutta Italia fra i quali quello del Cilento che offre anche delle “bio spiagge” premiate dall’Europa. Ora, per iniziativa di alcuni motivati promotori, arriva anche nel comprensorio l’idea di dare vita al Biodistretto dei Laghi di Bracciano-Martignano. Si tratta di uno strumento importante non solo per la valorizzazione del ricco patrimonio agroalimentare locale ma anche per promuovere il turismo, soprattutto quello lento, e il mondo dell’artigianato.
Lunedì ad Anguillara si è tenuto all’ex Consorzio Agrario il terzo degli incontri mirati alla costituzione di un comitato promotori. Presenti la consigliera delegata di Bracciano Gessica Giorgi, l’assessore all’Agricoltura di Anguillara Liborio Marasca e molti imprenditori agricoli. A presentare il progetto Barbara Giorgi, Daniele Colognesi dell’azienda agricola La Torre e Lorenzo Maggi, agroecologo. Presenze importanti quella della direttora del Conad di Bracciano, Sabrina Termini, che si è detta pronta a dare spazio ai prodotti locali nel grande supermercato all’interno del centro commerciale. Significativa anche la presenza di Silvia Canali Dipartimento ministeriale del biologico e della sicurezza alimentare (Mipaaf). A raccontare la felice esperienza anche esponenti del Biodistretto Etrusco Romano. In particolare Andrea Genovese ha parlato dell’avvio, in piena pandemia, di una coltivazione di luppolo e orzo destinati alla produzione di birra artigianale.
Moltissimi i vantaggi per quanti decidano di aderire al Biodistretto aperto ad enti ed imprese: l’affiancamento dell’azienda con consulenze tecniche, l’effetto marketing, la sinergia per l’avvio di aziende di trasformazione e molto altro. “La priorità – è stato detto – è garantire il reddito agli agricoltori” ma anche portare i prodotti locali nelle mense scolastiche del territorio con la non più rinviabile revisione dei capitolati, il sostegno alla promozione della propria produzione, l’appoggio, nel caso si voglia passare alla produzione biologica – che, malgrado la crisi economica in atto, registra un più 11 per cento di crescita – di agronomi e tecnici specializzati. Ma sono anche altri i vantaggi che un Biodistretto dei Laghi può portare al territorio attraverso il consolidamento della rete di comunità con riscontri di carattere sociale ed ambientale come la lotta allo spreco alimentare, il sostegno alle famiglie in difficoltà, l’efficiente utilizzo della risorsa idrica sempre più scarsa. Un Biodistretto dalle molte potenzialità pronto a coinvolgere anche il settore della pesca professionale.
Da questa importante rete potrebbero arrivare finanziamenti sostanziosi. Importante anche il riscontro culturale in termini di riscoperta della memoria, delle tradizioni, del paesaggio agrario e della crescita della consapevolezza collettiva di vivere in un territorio che è parco e che offre da millenni la meraviglia dei laghi.
Graziarosa Villani