Diritto alle cure, Stop5G, basta dittatura sanitaria, addio Europa.
«Che alla terapia Di Bella sia riconosciuta una pari dignità scientifica, al pari della altre cure. E che sia coperta dal sistema sanitario nazionale» Grida dal palco la dottoressa portavoce della Fondazione Di Bella, presente alla manifestazione ‘Marcia della Liberazione’ tenutasi oggi pomeriggio a piazza San Giovanni in Laterano, una piazza che timidamente si è riempita di gente, conclusasi tra gli applausi.
«Non se la devono pagare i poveri pazienti – prosegue – I farmaci che noi somministriamo sono tutti farmaci che stanno in un’ampia letteratura scientifica. Non stiamo a somministrare il rosmarino sbattuto con l’olio caldo!Sono farmaci riconosciuti, su Pubmed.gov e su Research Gate troverete tutte le pubblicazioni, le risposte avute dai pazienti a cui sono stati somministrati: sparizione della malattia, remissione completa o stabilità e qualità di vita» E prosegue – «Nel ’98 la sperimentazione è stata ampiamente pilotata, è evidente anche agli occhi di un bambino. Il British journal definì la sperimentazione non etica e immorale. Aggiungerei Amorali! tutti quelli che in connivenza hanno portato avanti quella sperimentazione: lo stato e la sanità».
Un evento oggi dove sono stati affrontati temi caldi come il diritto alla cura, i pericoli per la salute rappresentati dal 5G; sostenuta la necessità per l’Italia di uscire dall’Europa e ribadito il pericolo rappresentato dall’accettazione delle limitazioni alle libertà individuali imposte. Misure definite più pericolose per la salute del virus stesso.
E La mascherina? Presente. Persone con e senza si mescolavano tra loro senza pregiudizio, il libertà, nessun assembramento, soltanto un pomeriggio di rispetto reciproco. Un uomo indossa un cartello, anche la mascherina: protesta per la mascherina portandola indosso? “Ci sono delle imposizioni che ci obbligano, per non creare problemi agli organizzatori la porto”. E allora perché siamo qui a dire che non fa’ bene? “altra provocazione? Diciamo che le cose non sono giuste, ci stanno manipolando ma comunque non voglio screditare l’evento, cosa che vorrebbero e che faranno!” Grazie
Piazza San Giovanni si è presentata vivace, colorata, pacifica. Nel traffico romano del sabato pomeriggio persone attive, protagoniste delle loro vite hanno preso la parola e applaudito, desiderose di legalità.