A LADISPOLI VERSO IL VOTO CON LA SUGGESTIVA SFIDA TRA GRANDO E PASCUCCI

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elezioni 2022

TANTI I NOMI IN LISTA NEL CENTROSINISTRA. A CERVETERI ANCORA TROPPI DUBBI: VERTICE TRA LEGA E FDI PER UN CENTRODESTRA UNITO.

Riunioni top secret, telefonini che squillano, scambi di messaggi continui per sciogliere i nodi più importanti. La politica è così, anche a Ladispoli e Cerveteri. In entrambe le città si tornerà al voto nella primavera del 2022 per eleggere il nuovo sindaco che amministrerà, se possibile, fino al 2027. Il tempo delle trattative e degli accordi sui candidati non è scaduto ma i giorni passano in fretta e qualcuno inizia a fremere. Presto, più di quanto si possa immaginare, si inizierà a galoppare nelle rispettive campagne elettorali pur se la nebbia ancora è tanta e nessuno si sbilancia prima che lo faccia un avversario.

Nel caso ladispolano, nonostante le apparenze e le dichiarazioni di facciata, il centrodestra dovrebbe puntare le sue fiches nuovamente su Alessandro Grando che non ha sciolto la riserva trincerandosi in un «stiamo lavorando: ci sono le condizioni ma non l’ufficialità ed è normale che se ne discuta», è la sua uscita pubblica nella trasmissione radiofonica di CentroMareRadio aggiungendo che probabilmente la comunicazione ufficiale ci sarà a fine ottobre. A questo punto potrebbe essere solo una formalità. Tra gli schieramenti attualmente solo Fratelli d’Italia non è inserito in un contesto di maggioranza, con i consiglieri Raffaele Cavaliere, Miriam De Lazzero e soprattutto Giovanni Ardita in netto contrasto (quest’ultimo su ogni argomento tirato in ballo). E non sarebbe nemmeno il primo comune in Italia dove non c’è sintonia tra il partito di Salvini e quello della Meloni. Si vedrà quando arriverà il momento di serrare i ranghi. In politica si può stare divisi per anni e ricucire il distacco in un lampo, magari con una chiamata dal vertice. Nel frattempo svariati mesi fa Grando ha anticipato l’alleanza con Forza Italia, alla presenza dell’onorevole Alessandro Battilocchio, coordinatore provinciale. La vera partita interna semmai è nel centrosinistra. Due i nomi, uno insistente, quello di Alessio Pascucci super sponsorizzato da Italia in Comune Ladispoli, il partito di cui l’attuale sindaco cerveterano è il segretario. Però il nome di Pascucci non è caldeggiato da tutti, e lo zoccolo duro del Pd (con Crescenzo Paliotta attivo nelle scelte del partito) sul tavolo ha posto alcuni dubbi caldeggiando semmai una soluzione interna come Federico Ascani o Silvia Marongiu. Tanto da scomodare anche i piani superiori. A Pascucci è difficile se non impossibile scucire una parola a riguardo. Comunque non conferma ma nemmeno smentisce le avances. Si vedrà in queste settimane. C’è poi Eugenio Trani come possibilità. L’attuale consigliere comunale del movimento civico Ladispoli Città, per diversi avversari di Grando meriterebbe la chiamata per aver combattuto politicamente con veemenza in aula, più di tanti altri colleghi. E poi c’è il Movimento Cinque Stelle. Non è un segreto: i grillini hanno già partecipato a diverse riunioni del centrosinistra. Insomma, il vento è cambiato rispetto a 5 anni fa quando i dem erano i nemici. Per loro conterà opporsi all’attuale giunta Grando – e lo ha lasciato chiaramente intendere l’attuale consigliere comunale Gennaro Martello – tanto che potrebbero valutare seriamente, come del resto il movimento nazionale, la possibilità di inserirsi in coalizioni allargate appunto per sfidare Grando, o eventualmente il suo successore. È chiaro che poi bisognerà considerare candidature legate a movimenti civici o ad altri partiti.

Indecisione etrusca. Partiamo da chi ha governato per due mandati consecutivi. La domanda sorge spontanea: chi raccoglierà l’eredità pascucciana? La strategia accentratrice di Governo Civico prima, di Italia in Comune poi, pone le basi a serie riflessioni. Verrebbe naturale poter indicare delle scelte femminili come Elena Gubetti, Federica Battafarano o Francesca Cennerilli, però non deve essere sottovalutato un deciso rientro in campo di Giuseppe Zito che a dicembre del 2019 aveva dichiarato l’uscita dalla politica sbattendo la porta in faccia ad Alessio Pascucci, motivando comunque quella decisione: «Non mi ritrovo più in questa maggioranza di governo. Non condivido più gli obiettivi, i metodi e le modalità», aveva dichiarato, inserendo anche dei motivi personale. Nel centrodestra il dubbio è sulla compattezza intanto. Proprio in queste ore si è tenuto un vertice a Cerveteri tra Fratelli d’Italia e Lega per capire come andare insieme avanti, con il sostegno di Fi magari. Il cellulare dell’onorevole Battilocchio ha ricevuto anche una chiamata da Cerveteri. Tante suggestioni sulla candidatura finora però il nome non c’è, nonostante i soliti noti (Anna Lisa Belardinelli, Salvatore Orsomando, etc…), però loro due non confermano. Infine il Cinque Stelle dovrà pronunciarsi naturalmente, così come eventuali alternative del mondo civico.