A Civitavecchia il Convegno nazionale dell’Apostolato del Mare

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“I marittimi: dalla solitudine alla fraternità”

Venerdì 8 e sabato 9 settembre al Forte Michelangelo si incontreranno oltre sessanta rappresentanti delle diocesi “marine” e delle associazioni Stella Maris.

La sessione introduttiva, l’8 settembre alle ore 16, vedrà gli interventi del vescovo Gianrico Ruzza, del sindaco di Civitavecchia, avvocato Ernesto Tedesco, del capitano di vascello (CP) Michele Castaldo, comandante del Porto di Civitavecchia e del dottor Pino Musolino, direttore dell’Autorità del Sistema Portuale del Lazio.

Si terrà a Civitavecchia il secondo Convegno dell’Apostolato del Mare in Italia nei giorni di venerdì 8 e sabato 9 settembre 2023 presso la Sala Convegni del ‘Forte Michelangelo’ (Calata Cesare Laurenti, 5).

L’incontro, che avrà per tema “I marittimi: dalla solitudine alla fraternità”, si svolgerà con tre differenti sessioni che affronteranno le sfide dell’apostolato in diversi aspetti della “gente di mare”: il lavoro dei marittimi, quello dei pescatori, delle navi da crociera e le peculiarità dei cappellani che vi sono imbarcati. Filo conduttore sarà l’enciclica Fratelli Tutti di papa Francesco con la frase “Rimane sempre uno spazio per il dialogo”. Una sessione sarà inoltre dedicata all’apporto dei marittimi al Cammino sinodale della Chiesa italiana con tavoli di “conversazione spirituale” tra i partecipanti.

L’incontro sarà aperto venerdì 8 settembre alle ore 16 dai saluti istituzionali di monsignor Gianrico Ruzza, vescovo delle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina e promotore dell’Apostolato del Mare in Italia; dell’avvocato Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia; del capitano di vascello (CP) Michele Castaldo, comandante del Porto di Civitavecchia; del dottor Pino Musolino, direttore dell’Autorità del Sistema Portuale del Lazio.

Seguirà una tavola rotonda moderata da don Gabriele Quinzi, salesiano e psicologo, sul tema “I marittimi: dalla solitudine alla fraternità” con gli interventi: “Il benessere dei marittimi dopo la pandemia” di Paola Vidotto, direttrice dell’Accademia della Marina Mercantile di Genova;  “La solitudine psicologica e istituzionale del marittimo” di Francesco Buscema, ricercatore dell’Università di Torino; “Il ricambio intergenerazionale dei pescatori in Italia” di Enrica Mammuccari, segretaria generale della UILA Pesca . La prima giornata si concluderà alle ore 19.30 con la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Gianrico Ruzzo, nella chiesa della Santissima Concezione al Ghetto di Civitavecchia.

Sabato 9 settembre i lavori riprenderanno alle ore 9 nella sala convegni dell’Hotel San Giorgio (via Garibaldi, 34) con la lectio “Il pane dei figli ai cagnolini?” a cura di don Massimo Carlino, biblista e cappellano militare di Civitavecchia. Seguirà la relazione “Il lavoro marittimo come laboratorio ecumenico e di dialogo interreligioso” a cura di don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, con la testimonianza di padre Enzo Severo, cappellano su navi crociere.

Alle ore 11 inizierà la terza e ultima sessione con i tavoli del Cammino sinodale e le conclusioni affidate a don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei e dell’Ufficio dell’Apostolato del Mare.