A CERVETERI NUOVE ESUMAZIONI PER FAR POSTO AL CIMITERO

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PROTESTANO CITTADINI E COMITATI. L’EMERGENZA DEGLI SPAZI PER I CARI ESTINTI È ORMAI CRONICA.

Per far posto ai nuovi defunti, via quelli vecchi. A Cerveteri pare non esserci soluzione al momento per gestire un’emergenza che poi a pensarci bene è una cronica emergenza perché da tanti, troppi anni, gli spazi per seppellire i cari estinti sono ridotti al lumicino. E se una decina erano quelli rimasti al Sasso, il comune cerveterano si è visto costretto a tamponare la situazione procedendo con oltre 130 esumazioni. Iter scattato di fatto dopo la scadenza dei 30 anni della concessione. La procedura è stata eseguita attraverso un’ordinanza comunale (la numero 17 del 7 di questo maggio). Le operazioni di estumulazione sono iniziate lunedì scorso nel cimitero nuovo di via dei Vignali e in quello della frazione di Ceri.

«L’amministrazione comunale – si legge nel provvedimento – in caso di disinteresse o irreperibilità dei parenti, procederà collocando i defunti in apposite cassettine o contenitori per almeno sei mesi». Al termine di questo periodo – ricorda sempre l’ordinanza – i resti saranno inseriti nell’ossario comune. Alla notizia diverse famiglie hanno reagito protestando. «Neanche una raccomandata ha spedito questo Comune per informarci. Costava troppo?», critica la signora Cinzia. «È una situazione vergognosa – denuncia Luigi Bucchi, presidente del comitato di Borgo San Martino – l’emergenza loculi va avanti da oltre 10 anni. Cerveteri vanta un record: ha 4 cimiteri e problemi per seppellire i morti. E il Comune, anziché ampliare dove possibile, prova a realizzare il quinto cimitero su terreni privati». Duro attacco dell’opposizione. «Sono rimasti una decina di loculi al Sasso – sostiene Anna Lisa Belardinelli, consigliere comunale – e allora la maggioranza corre ai ripari tamponando con esumazioni ed estumulazioni ordinarie al cimitero di via dei Vignali. I cittadini che hanno i loro cari in loculi con concessioni scadute non possono procedere al rinnovo: dovevano pensarci prima, e cioè entro dicembre 2020. Una ulteriore beffa perché i cittadini sarebbero dovuti essere avvisati prima del termine per il rinnovo».

A questo punto resta un mistero anche il progetto dei nuovi loculi, forse un centinaio, con un fondo comunale da 250mila euro. Il piano ancora non decolla nonostante le rassicurazioni dei mesi scorsi. Figuriamoci la costruzione del quinto camposanto. C’è poi un aspetto da considerare. Quest’anno sarebbero aumentate le cremazioni anche perché essendoci solo disponibilità al Sasso, cimitero assai distante dal centro abitato, molti familiari hanno optato proprio per la procedura della cremazione.