“Una ragnatela sottile, che si tesse giorno dopo giorno, ora dopo ora. Come una grande macchina del fango virtuale. Offese, umiliazioni, video in cui ci sono violenze, insulti.
Che poi, come una grande macchia d’olio si diffondono tra gli utenti. L’avanzare della tecnologia, se da un lato ha portato enormi benefici alla quotidianità, dall’altro lato rappresenta un pericolo. Per questo, come Amministrazione comunale abbiamo voluto organizzare una serie di incontri rivolti soprattutto agli studenti: il prossimo sarà sul tema del bullismo e del cyberbullismo”. A dichiararlo è Pamela Baiocchi, Delegata alle Politiche Scolastiche del Comune di Cerveteri, che di concerto con l’Assessora alle Politiche Sociali e Scolastiche Francesca Cennerilli ha organizzato per venerdì 27 aprile presso l’Aula Consiliare del Granarone il convegno “bulli e cyberbullismo – come uscirne”.
Interverranno al dibattito, il Dott. Giulio De Micco, Psicologo dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana, la Dott.ssa Elisabetta Di Stefano, Sociologa, dottoranda in Pedagogia Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, il Dott. Maurizio Costantini, Psicologo, Psicoterapeuta – AIED Roma, la Dott.ssa Maddalena Claudia Del Re, Avvocato AIED Roma, laDott.ssa Antonella Gianandrea, Psicologa, Psicoterapeuta – AIED Roma, la Dott.ssa Emma Pietrafesa, Ricercatrice, esperta in comunicazione e management, il Dott. Alfonso Benvenuto, Giornalista, coodirettore periodico online Etutorweb.it e il Dott. Mario Rusconi, Presidente Regionale Associazione Dirigenti Scolastici.
“Mai come in fase storica – ha detto la Delegata Pamela Baiocchi – parlare di cyberbullismo tra i giovani e nelle scuole è importante. Sono tantissimi, troppi, i casi di cronaca a livello nazionale che vedono coinvolti soprattutto gli adolescenti, e spesso anche bambini, presi di mira sui social, derisi, insultati, umiliati, semplicemente perché non seguono le tendenze o le mode. Auspico che l’incontro del Granarone possa rappresentare uno sprone a tutti quei ragazzi che si sentono vittima di prevaricazioni e atti di bullismo sulla rete a denunciare immediatamente ai propri genitori o alle insegnanti quanto è costretto a subire”.