di Arnaldo Gioacchini *
A Castrum Novum, antica città fortificata romana di 2.300 anni fa sita in prossimità di Capo Linaro lungo la via Aurelia (di fronte alle palafitte azzurre), durante gli scavi in corso in questi giorni, sono emersi nuovi importanti ritrovamenti archeologici fra i quali si evidenziano i resti di una terma e di ulteriori molto rilevanti strutture murarie.
Vi è da ricordare come, già nelle ricerche effettuate negli anni precedenti, erano affiorati i resti di una piazza in basoli, di quelli della caserma, del teatro, di un pozzo e del muro perimetrale difensivo oltre ad altre strutture murarie di questa antica città che “porge” agli studiosi molto di ciò anche in opera reticolata e musiva. Un oppidum quella di Castrum Novum posta fronte mare su di un modesto rilievo del terreno, la quale, oltretutto, vanta, ancora molto ben visibili, delle ampie peschiere ritenute fra le più grandi, insieme a quelle di Torre Astura, di tutto il Mediterraneo.C’è pure da aggiungere di quanto (tanto) archeologicamente molto importante è stato rinvenuto lungo la fronteggiante linea di costa e nel mare ad essa prospiciente. Molte ed internazionali, sotto l’egida ed il controllo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale le realtà(che di seguito citeremo) impegnate a vario titolo, alcune in periodi differenti, nelle ricerche storico – archeologiche che vengono effettuate in questo interessantissimo sito antico romano il quale, nella fase iniziale (quando si temeva lo sbarco cartaginese) si calcola avesse a presidio,come minimo, oltre 150 legionari; eccole nell’ordine: Comune di Santa Marinella, Museo del Mare e della Navigazione Antica (Museo Civico di Santa Marinella),Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, le Università francesi di Amiens e di Lille 3, la West Boemia University (precedentemente, in loco, operò pure la South Boemia University) tutti e tre gli atenei con i loro archeologi e relativi studenti. West Boemia University che, nella sua attuale équipe in area operativa a C.N., annovera anche due ottimi archeologi del Tagikistan antico Paese asiatico il quale possiede pure due Siti UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità ( fra parentesi le date del riconoscimento): La Zona Archeologica del Sarazm (2010) ed il Parco Nazionale del Pamir (2013). Tornando in terra italica vi è da dire che chi volesse visitare gli scavi di Castrum Novum nella loro attuale evoluzione, può farlo fino al 15 giugno p.v. tutti i giorni, esclusi il sabato e la domenica, dalle ore 10,00 in poi con cadenze di un’ora. Le visite sono assolutamente gratuite e saranno effettuate sotto la guida degli stessi archeologi con, in primis, l’archeologo dr. Flavio Enei, che,fin dall’inizio,è il coordinatore responsabile di tutto il progetto di ricerca e di scavo(di notevole, come suddetto, valenza internazionale) a Castrum Novum nonché il direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica (Museo Civico di Santa Marinella) e del nuovo (notevolissimo) Museo del Castello entrambi locati presso lo splendido castello di Santa Severa, che, da poco tempo, si avvale anche di una superba illuminazione notturna, interna ed esterna, realizzata dall’ACEA grazie alla legge sull’Art Bonus messa in campo dalla Regione Lazio (proprietaria del maniero) la quale fu la prima realtà regionale italiana a renderla operativa applicando la relativa normativa nazionale del 2014.
*Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO