ANTENNA DAVANTI ALLA SCUOLA CENA

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antenne davanti al Cena

IL 28 MAGGIO DECIDE IL TAR LAZIO

NELL’UDIENZA DEL 13 FEBBRAIO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO
NON HA SOSPESO I LAVORI DI INSTALLAZIONE.
CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA, PREVISTA UNA NUOVA MOBILITAZIONE, SI PENSA ANCHE AD UN CORTEO CITTADINO CON FIACCOLATA

Il TAR Lazio spiazza Sindaco, residenti, alunni e genitori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Giovanni Cena. Nell’udienza del 13 Febbraio, il tribunale amministrativo regionale non ha infatti sospeso i lavori di installazione di un traliccio porta antenne in Via del Sorbo, pensato a ridosso della scuola più frequentata di Cerveteri, cosa che comitati e abitanti auspicavano in nome del principio internazionale di prevenzione del danno, ma invece rimandato al prossimo 28 Maggio la decisione finale che potrebbe investire per sempre le sorti di un’intera comunità. La preoccupazione è per i pericoli ambientali e gli effetti sanitari dell’inquinamento elettromagnetico. Non solo, perché oltre alla salute, nel caso di vittoria della compagnia telefonica a rimetterci sarebbero anche le abitazioni circostanti, noto come la svalutazione del prezzo di mercato le investa se a ridosso di stazioni radio base che irraggiano notte e giorno elettrosmog. Lo stesso vale per l’altro traliccio porta-antenne già eretto in Via dei Prati.

Il Sindaco Elena Gubetti si dice contraria all’antenna, rivendicando nel Regolamento comunale e nel Piano di localizzazione delle antenne recentemente approvato nell’aula del Granarone lo strumento tecnico e amministrativo con cui arginare il fenomeno delle cosiddette antenne-selvagge, il far-west elettromagnetico in città, fonti di emissione anche in prossimità di siti sensibili come una scuola o centro abitato.

I genitori degli alunni del Cena sono sul piede di guerra: in un’assemblea pubblica a cui ha aderito anche Sindaco, assessore e dirigenza scolastica, hanno espresso la loro contrarietà a vedersi trasformare i banchi delle aule dei loro figli in un maxi forno a microonde a cielo aperto: le radiofrequenze onde non ionizzanti già dal 2011 sono tra gli agenti possibili cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC-OMS). E bambini e adolescenti risultano tra le fasce più deboli ed esposte al rischio. Così dice la letteratura biomedica e la ricerca scientifica non conflitta da interessi con l’industria.

Il caso è comunque ancora tutto aperto. Prima della fine di quest’anno scolastico attesa l’ordinanza del TAR. A Cerveteri prevista una nuova mobilitazione, si pensa anche ad un corteo cittadino con fiaccolata.