TARIP IN RITARDO E SOLO TRAMITE PEC

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PROTESTANO GLI UTENTI E DIFFICOLTÀ NEL CONTEGGIARE I BONUS. 

Bollettini mandati per pec. Sono quelli relativi alla tassa sui rifiuti targata 2023, tra l’altro in netto ritardo rispetto alle previsioni. Niente recapito a domicilio, quindi non tutti se ne sono accorti, soprattutto le persone più anziane o quelle non al passo con i tempi che in questi giorni stanno protestando perché non sono a conoscenza della novità.

Secondo disagio a Ladispoli: la bolletta non è arrivata nemmeno a tutti gli utenti nell’elenco (in totale sono circa 20mila i nuclei familiari a ruolo per pagare l’imposta sulla nettezza urbana). Un caos comunque preannunciato nei mesi scorsi da Palazzo Falcone, solo che dichiarazioni formali parte, i cittadini vorrebbero maggiore chiarezza. «Sarebbe stato carino – scrive pubblicamente la signora Stefania -, da parte del comune, avvisare che si sarebbero inviati i bollettini via pec e non in formato cartaceo come avvenuto fino a questo momento». Altri abitanti in realtà si sono fatti sentire non avendo dimestichezza con la casella di posta elettronica certificata.

La risposta. Nonostante i ritardi dovuti al calcolo dell’ultima quota dovuta dagli utenti (con l’introduzione della Tarip i cittadini pagano per il numero di conferimenti del residuo secco), il comune ladispolano ha infatti deciso di sperimentare un nuovo metodo di invio delle bollette. Il tutto, come spiegato, «nell’ottica di migliorare le comunicazioni con i cittadini». Da qui il tentativo di rassicurare da parte della giunta comunale. «L’invio – chiarisce Marco Pierini, assessore all’Igiene urbana – avverrà anche alla vecchia maniera e quindi per posta tradizionale. Per quanto riguarda le prossime spedizioni l’invio telematico avverrà solo ed esclusivamente per i contribuenti in possesso del domicilio digitale».

Il domicilio digitale è l’indirizzo di pec o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, come definito dal regolamento Eidas, valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale. E a tal proposito l’amministrazione comunale invita gli utenti a registrarsi sullo sportello Inad (indice nazionale dei domicili digitali). Per quanto riguarda la scadenza del balzello, poi l’annuncio forse più atteso: «Non saranno applicate sanzioni in caso di pagamenti avvenuti dopo il 31 dicembre 2023 – sottolinea lo stesso assessore Pierini – diciamo che per quanto riguarda la Tarip invece il discorso di calcolo preciso e alla lettera è rinviato al 2024 nonostante il nuovo sistema sia partito già da parecchi mesi».

L’opposizione è critica. «Naturalmente – fa sapere Fabio Paparella, consigliere comunale di Ladispoli Attiva – eseguiremo i nostri approfondimenti negli uffici. Quello che mi preme dire al momento è che per come è stata concepita questa Tarip, ci troviamo di fronte a cittadini di serie A e di serie B semplicemente perché i condomini delle palazzine più popolate non potranno avere gli agognati bonus in bolletta». Prevedibile anche questa situazione.

Considerando che i premi per i residenti ci sono in base alle diminuzioni del conferimento dell’indifferenziata nel classico contenitore di colore grigio, come poter effettuare dei calcoli nei complessi condominiali con più di 50 inquilini?