LE PIANTE AFRODISIACHE NELLA DISFUNZIONE ERETTILE

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piante afrodisiache
immagine piante afrodisiache

La Damiana è il nome comune della Turnera afrodisiaca, una pianta originaria dell’America del nord e delle Antille, alle cui foglie vengono attribuite tre tipi di azioni: stimolante, diuretica ed afrodisiaca.

In fitoterapia viene utilizzata sotto forma di infuso al 4 %, estratto fluido e soprattutto gocce: Turnera afrodisiaca T.M. (tintura madre) 30 gtt tre volte al giorno. E’ cosi chiamata in onore del fitoterapeuta inglese del 1500 Wlliam Torner, (Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. E Campanini Tecniche Nuove 1998). Anche se la medicina popolare le riconosce un’attività espettorante bronchiale nelle flogosi delle prime vie respiratorie (tracheobronchiti) oppure nella stipsi lieve ed occasionale la pianta è conosciuta soprattutto per la sua azione afrodisiaca.  Sul suo meccanismo d’azione non vi sono certezze.

Secondo R.Benigni, C. Capra e P.E. Cattorini è assai probabile che la Damiana sia dotata di un’azione stimolante i centri spinali, nello specifico quelli deputati alla minzione, erezione ed eiaculazione. Questo centri spinali sono sotto il controllo, nell’arco riflesso del sistema nervoso autonomo del parasimpatico. Questa via efferente porta, a livello sacrale, dai nervi pelvici S2,S3,S4, che raggiungono la parete della vescica urinaria (provocano contrazioni), lo sfintere vescicale (provocano rilasciamento) e gli organi genitali (nell’uomo provocano vasodilatazione del pene). L’arco afferente del reflusso è invece sotto il controllo del sistema nervoso autonomo simpatico. Arriva al midollo spinale partendo dalle terminazioni nervose sensitive presenti nella cute, pareti di vasi sanguigni, muscolatura liscia viscerale.

Da questi recettori, attraverso la via afferente simpatica, si raggiunge il ganglio della radice posteriore del nervo spinale oppure il ganglio sensitivo di un nervo cranico. Nell’erezione queste prima fase simpatica dell’eccitamento viene poi bloccata dal parasimpatico che, tramite i sopracitati nervi pelvici, comporta vasodilatazione peniena. Il riflesso del sistema autonomo ha dei centri sia nell’encefalo che nel midollo spinale. Sia il sistema autonomo simpatico che parasimpatico (che come sappiamo non dipendono dalla nostra volontà, perché autonomi) agiscono normalmente in modo tale da bilanciarsi l’uno con l’altro .

A livello degli organi genitali la stimolazione del parasimpatico porta a vasodilatazione inibendo l’arco riflesso simpatico efferente che da L2 della colonna vertebrale, raggiungendo il ganglio mesenterico avrebbe comportato rilasciamento delle pareti del colon e vescicali, costrizioni dello sfintere vescicale e vasocostrizione del pene.

L’indicazione della Turnera afrodisiaca riguarda solo l’impotenza “psichica”. E’ inefficace nelle malformazioni o patologie organiche dei genitali cosi come nelle patologie organiche sistemiche (es. neoplasie, diabete scompensato etc).

Lo stesso vale per le altre piante afrodisiache, tra queste, più che il Panax ginseng, una certa efficacia è stata riscontrata nell’utilizzo della Miura – Puama che avrebbe anche lei uno stimolo sul centro parasimpatico sacrale – pelvico. Una buona associazione è quella tra Damiana e Miura Puama in ana parti sempre in T.M. al dosaggio di 30 gtt per 3 volte/die per un mese di terapia. Della Miura Puama pianta amazzonica, si utilizzano, in fitoterapia la corteccia dei rami e delle radici. La droga contiene un alcaloide, la “miurapamina”. Avrebbe anche un’azione alfa – bloccante e vasodilatatrice. Alla dose terapeutica, come la Damiana (Trunera afrodisiaca), non è affatto tossica. La formulazione sopra riportata si può adoperare da uno a tre mesi senza effetti collaterali.

Riassumendo, il rapporto sessuale necessità dell’eccitazione fisiologica di tutti i sensi (varia a seconda dell’età e della costituzione individuale) specie vista, tatto, olfatto, gusto.

In primo tempo tutto ciò fa aumentare il sistema nervoso simpatico, poi raggiunto un certo livello ottimale si arresta perché entra in campo il sistema nervoso parasimpatico che, tramite il centro nervoso sacro – pelvico porta ad una vasodilatazione a livello dei genitali.

Le piante non hanno certo la stessa efficacia dei farmaci chimici impiegati nella disfunzione erettile (es. Viagra, Cialis) ma il meccanismo d’azione potrebbe essere lo stesso.

A cura del Dottor Professor ALDO ERCOLI