Così il “Comitato 2 ottobre” sull’assegnazione dei lavori per la realizzazione del parco urbano a Castelsecco.
Sulla stampa il sindaco Tidei annuncia l’assegnazione dei lavori per la realizzazione di un parco nell’area corrispondente alla foce di Castelsecco. Il Comitato “2 ottobre”, che da anni produce studi, convegni e ipotesi progettuali sulla realizzazione di un’area protetta in corrispondenza proprio di quel tratto di costa, e che non ha mai ricevuto ascolto dall’amministrazione, ha accolto con soddisfazione l’entusiasmo del Sindaco nel recepimento della proposta.
Sappiamo che quel tratto sarà oggetto di una grande opera viaria, finanziata con soldi del PNRR e regionali per la messa in sicurezza di fosso Castelsecco e che il cantiere avrà un impatto devastante sull’area. Così siamo andati a cercare le Determine che potessero avvalorare l’annuncio dell’istituendo Parco all’ingresso di S. Marinella. Quello che abbiamo constatato è che è stata assegnata la realizzazione del viadotto che sostituirà il ponte sul fosso dell’Aurelia, con interventi tesi a mitigare il rischio idrogeologico. Ma in tutta la documentazione non si parla mai di Parco, né di ambiente da tutelare, né di territorio fragile, né delle corrette modalità di conduzione del cantiere, che rischia così di provocare la perdita degli aspetti naturalistici rilevanti. Nelle garanzie richieste alla società vincitrice non si parla assolutamente di mitigazione dell’impatto ambientale e del rispetto delle alberature. Allora ci chiediamo come mai il Sindaco parli di progetto di Parco se nella gara non ce n’è neanche un accenno e come mai nel comunicati non parli del megaviadotto, ridotto a “…un intervento viario”.
Ricordiamo al Sindaco e ai tecnici comunali che nello stesso “Regolamento del verde” del Comune esistono prescrizioni per salvaguardare le alberature nei cantieri edili e se l’intenzione è quella di farne un parco c’è necessità anche di dare ulteriori regole e modalità per la conduzione del cantiere. Si prevedono 690 giorni di lavoro in un’area dove sussiste una garzaia di aironi guardabuoi, un residuo in ripresa evolutiva di vegetazione a bosco ripariale, piante pioniere costiere protette, un’estesa area a canneto rifugio di avifauna, anfibi e rettili e, dal punto di vista archeologico, i resti del Ponte di Apollo.
Per l’ennesima volta ci rendiamo disponibili ad un confronto su quanto è stato elaborato dal Comitato in questi anni e su quello che ha intenzione di fare l’Amministrazione che, al di là di annunci, non adotta concrete tutele nemmeno per l’istituendo “Parco Urbano di Castelsecco”.
Comitato “2 ottobre”