Un atto dovuto che auspica le dimissioni.
Riceviamo e pubblichiamo
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio – “Nei giorni scorsi è giunta la notizia che finalmente dopo tre mesi dai fatti emersi dalle intercettazioni della procura di Civitavecchia, i consiglieri comunali di opposizione di Santa Marinella hanno finalmente depositato la mozione di sfiducia al Sindaco Tidei, per mettere fine allo squallido teatrino del malcostume politico locale. Così come per l’interrogazione al Ministro Piantedosi, ci siamo spesi affinchè la mozione fosse chiara e inequivocabile, nella richiesta di far fare i bagagli a questa amministrazione.
La mozione, a scanso di ogni equivoco è un atto politico dovuto, visto ciò che è emerso dalle intercettazioni e dai media che hanno avuto il coraggio di far emergere le vicende al limite dell’assurdo. Essa rappresenta le richieste, non solo di larghe fasce di popolazione rappresentate dalla opposizione in consiglio comunale ma, soprattutto, di cittadini che seppur ostii a questo modo di fare politica, non sono rappresentati in consiglio comunale.
Ora, da navigatori di questi mari, sappiamo perfettamente che il Satrapo di Via Cicerone insieme alla sua banda di accoliti, ha già fatto blocco e come da manuale – garantendo lunga vita e comodità a destra e a sinistra – si presenterà in consiglio tronfio della maggioranza per respingere la mozione. Lo sappiamo perfettamente ma, a differenza di qualche stratega della politica locale che ritiene che sarà una vittoria del Sindaco, pensiamo che in questo modo si sono e si potranno raggiungere degli obiettivi minimi. Il primo è che l’opposizione si sia fatta interprete della realtà volontà dei cittadini e la seconda che voti palesemente contro un sindaco che – per altre questioni, è già stato salvato da un comportamento schizofrenico della opposizione. La terza è che i consiglieri che fino ad oggi hanno fatto i pesci in barile, approfittando della esposizione mediatica del sindaco, rimanendo in silenzio e facendo i finti tonti, ci mettano definitivamente la faccia. Del resto, è normale che chi ha compiuto certe cose, in qualche modo con la solita arroganza ne rivendichi pure la legittimità ma è altrettanto grave se non peggio, che chi quelle cose non le ha fatte – ma ne gode dalle rendite di posizione, faccia finta che non sia accaduto nulla. Le animelle belle, i timorati di Dio – quelli del rispetto delle regole, del senso istituzionale, delle cerimonie religiose – i finti tonti, quelli dei distinguo, quelli che stanno in maggioranza ma lavorano già per la prossima giunta di centro destra, dovranno alzare la mano e dire SI’: questa amministrazione deve andare avanti con questo sindaco e io ne sono complice morale, politico e istituzionale.
Del resto l’abbiamo vista la spocchia con la quale si crede che stiano rifondando la civiltà a Santa Marinella: isole in mezzo al mare, limonaie, parchi fantasma, presidi medico sanitari inaugurati ma chiusi, stazioni ferroviarie di cui si fanno vanto e mille altre scempiaggini che qui è inutile elencare.
Siamo alla conta, al prossimo consiglio comunale si capirà chi condivide questo malcostume – ad essere educati – e chi no, dopo di esso non ci saranno più scuse. C’è ancora tempo per qualche intima crisi morale, per qualche ripensamento, per qualche svincolamento dalla dorata ragnatela di prebende e menzogne? C’è un consigliere comunale della maggioranza che – come una foglia di fico – ci possa salvare dalla vergogna nazionale nella quale siamo precipitati? Come ci ricorda Lucio Battisti, “lo scopriremo solo vivendo” e lo potremo fare proprio grazie ad una mozione quanto mai legittima e necessaria e per la quale ringraziamo gli estensori. Fine delle trasmissioni”.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio