L’ha stanziato la Legge di Bilancio 2024 ed è riservato solo ai contribuenti con un ISEE inferiore a 16.215 euro e più di 65 anni. Per quest’anno al Fondo è attribuita una dotazione di 250.000 euro. Entro la fine di marzo arriverà il decreto attuativo. Lo studio Federconsunatori.
Con la nuova legge di Bilancio (n. 213/2023), arrivano buone notizie per gli amanti degli animali: un Fondo per cure veterinarie, interventi chirurgici e l’acquisto di medicinali. Purtroppo però potranno accedervi soltanto i meno abbienti, con un ISEE certificato inferiore ai 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni. Inoltre, il provvedimento non potrà essere applicato immediatamente perché sono necessarie misure attuative che saranno emanate con un decreto del Ministro della Salute, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il decreto dovrebbe essere emanato entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge e quindi entro la fine di marzo.
L’AMNVI ha offerto da subito la propria collaborazione al Ministero della Salute, che dovrà individuare i requisiti e le modalità di accesso al Fondo. Sicuramente quest’agevolazione, già rinominata “bonus”, non risolverà tutti i problemi dei pet lovers perché le spese per mantenere un “amico del cuore” sono veramente molte. Secondo un recente studio della Federconsumatori solo per un gatto nel primo anno di vita sono necessari circa 1.178,50 euro e circa 900 negli anni successivi.
Per mantenere un cane, anche di taglia media, i costi salgono notevolmente. L’IVA poi contribuisce a far salire di molto le spese. Proprio per questo Federconsumatori si unisce all’appello di molte associazioni animaliste per chiedere al Governo di abbassare l’IVA al 10% sugli alimenti per animali domestici. Questo beneficio si aggiunge alla detrazione di circa 80 euro, pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro (art, 15, co 1, lettera c-bis TUIR), di cui possono beneficiare tutti i proprietari di animali domestici a prescindere dall’ISEE e dal numero degli animali posseduti legalmente, cioè regolarmente registrati all’Anagrafe degli Animali d’Affezione.
Il Fondo è previsto al comma 207 delle Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici e prevede un totale di 750 mila euro in tre anni ripartiti in 250 mila euro l’anno dal 2024 al 2026. Ma quali sono gli animali d’affezione? Secondo il Dpcm 28 febbraio 2003 in materia di Benessere, sono gli animali “tenuti, o destinati a essere tenuti, dall’uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità“.
Le associazioni animaliste per il momento non si pronunciano ufficialmente e rimangono in attesa delle modalità operative di erogazione. Come commenta la Lega Anti Vivisezione, si tratta di un primo passo positivo per aiutare i più fragili a curare gli animali con i quali convivono. Infatti, è la prima volta che una manovra finanziaria contiene misure di sostegno alle cure veterinarie per animali da compagnia di soggetti socialmente fragili.
Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini
Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com