QUANDO UN AMORE FINISCE

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Ho pensato di iniziare il nuovo anno con un argomento importante e che lego alla rinascita.

Sì perché la fine di un amore spesso è l’opportunità per una rinascita personale. È chiaro che la coppia nasce, cresce e si trasforma attraverso il contributo di entrambi i partner; quindi anche l’interruzione del rapporto è determinato da entrambi i partner, anche se spesso uno solo prende la decisione dell’interruzione.

Per entrambi i partner la coppia solitamente è la base di progettualità futura e fonte di una sicurezza attuale. Per entrambi i partner la rottura del rapporto è un dolore e per alcuni può essere vissuta proprio come un fallimento. La rottura di una relazione d’amore è un vero e proprio lutto percepito con una iniziale incredulità, un forte dolore e una grande rabbia, in momenti successivi.

È difficile riprendere la vita da single dopo che si sono condivisi momenti importanti con un’altra persona, e questo è indipendente dall’età. Un adolescente soffre perché ha poche difese e si trova impreparato ad affrontare un dolore così importante, l’adulto potrebbe soffrire perché pensa di non riuscire a trovare un nuovo amore vista l’età. Considerando che il dolore ha un suo percorso di elaborazione, mi sembra importante elencare le cose da fare per ricominciare ad amarsi oppure per iniziare ad amarsi.

Alle volte le persone non hanno mai imparato ad amarsi e trovano tempo per sé “solo dopo che tutto e tutti sono sistemati” e, soprattutto, “se avanza tempo”. Tutti questi “se” ostacolano l’ascolto di sé e delle proprie necessità. Allora: quando una relazione viene interrotta, al di là dell’età e della sua durata, è importante fare dei passaggi importanti.

1- accettare il dolore: come quando ci si taglia è impossibile non provare dolore, così quando una relazione viene interrotta è impossibile essere felici (se così fosse vuol dire che qualcosa non va oppure si aspettava questa fine);

2- prendersi una pausa dalle reti social: il postare foto o frasi, il vedere o far vedere le storie è una comunicazione col partner e finché si comunica si è legati e finché si è legati l’attenzione è rivolta verso l’esterno (l’ex) e non verso se stessi e ciò che la persona prova (quando si prova dolore è importante ascoltarlo e sentirlo);

3- chiedere aiuto: “quando si sta male si sta male” e la persona che sta male ha bisogno di persone che l’aiutino e la sostengano e, soprattutto, che siano propositive ;

4- cercare nuove attività, nuovi interessi e nuove motivazioni: anche se all’inizio è difficile e soprattutto la persona sembra “vagabondare senza meta” è fondamentale forzarsi perché facendo così è come se si iniziasse a guardare una bella opera d’arte nel suo complesso e non solo un suo particolare ed entrano nel cervello nuove informazioni;

5- riprendere i ricordi e le foto in cui si è soli o con amici ma senza l’ex: ciò è importante perché quando si è abituati ad essere in due la mente continua a pensare e la persona continua a comportarsi ancora come se fosse ancora in coppia (anche pensando “questa cosa la facevo con lui/lei” oppure “questa cosa vorrei farla con lui/lei”); nel momento dopo la separazione è importante avere un riscontro concreto che c’erano e si vivevano dei momenti anche senza il partner;

6- evitare di iniziare altre relazioni: la persona che ha interrotto una relazione è molto fragile e spesso una nuova relazione funge da tappo per coprire ciò che è appena finito;

6- farsi dei regali, piccoli ma quotidiani.

violenza
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta

Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta Psicologa Giuridico-Forense
Cell. 338/3440405