SEQUESTRATI MIGLIAIA DI ARTICOLI. COINVOLTE ANCHE MARCHE “BLASONATE”
Tempo fa abbiamo messo in guardia i consumatori da ingredienti tossici, o presunti tali, presenti nei cosmetici. Ad oggi le cose non sono migliorate, anzi. Recentemente è scoppiato l’ennesimo scandalo: la Guardia di finanza ha sequestrato migliaia di prodotti come profumi, bagnoschiuma, shampoo e prodotti per capelli, tutti contenenti il lilial, una sostanza dichiarata tossica.
Gli interventi hanno consentito di trovare e porre sotto sequestro migliaia di articoli contenenti questa sostanza bandita dal regolamento dell’UE. A giudizio delle autorità competenti, infatti, la molecola in questione rientra nel novero delle sostanze ritenute cancerogene e tossiche per la fertilità, rappresentando un rischio grave per la salute dei consumatori.
In alcuni casi, scrive la guardia di finanza, la composizione originaria del prodotto cosmetico era stata camuffata mediante l’apposizione di una nuova etichetta che non riportava la molecola vietata nell’elenco degli ingredienti.
Ecco alcune delle marche coinvolte: “BOROTALCO”, “L’OREAL”, “GENERA”, “MALIZIA”, “INFASIL”, “PALMOLIVE”, “NIVEA”, “LYCIA”, “VIDAL”, “GARNIER”, “DIKSON”, “ITALIEQUALI” e tante altre.
Malgrado la classificazione come “sostanza cancerogena-mutagena-reprotossica” e il divieto di utilizzo da parte dell’UE che risale allo scorso anno, preoccupa il fatto che, incredibilmente, possiamo ancora trovarlo oggi in alcuni prodotti in commercio.
Purtroppo il lilial è solo l’ultimo degli ingredienti tossici presente nei cosmetici.
Ogni giorno utilizziamo sapone e detergenti per lavarci, creme idratanti per il viso e per il corpo, shampoo e balsamo per avere capelli setosi, innumerevoli quantità di prodotti cosmetici quali rossetti, ombretti, matite per occhi e labbra, smalti e mascara. Inoltre in estate si sommano creme solari e antizanzare spalmate copiose anche sulla pelle dei bambini. Ma vi siete mai chiesti cosa c’è all’interno di questi prodotti?
Basta soffermarsi almeno una volta a leggere le etichette dei più comuni cosmetici e detergenti, per incontrare termini e sigle talvolta difficili da pronunciare che molto spesso si rivelano, nella migliore delle ipotesi, dannose per la pelle e causa di fenomeni allergici, di sensibilizzazione o di irritazione.
Di seguito riportiamo solo alcune delle altre sostanze incriminate:
- FORMALDEIDE: nonostante sia stata accertata la cancerogenicità di questo conservante (inserito nella lista mondiale delle sostanze più pericolose e tossiche per l’uomo!), continua ad essere contenuto in una vasta gamma di prodotti cosmetici, anche se con restrizioni.
- PARABENI: vengono usati come conservanti in tantissimi cosmetici di uso quotidiano. È stato ampiamente dimostrato che queste sostanze penetrano attraverso la pelle e restano intatte all’interno del tessuto, accumulandosi. Sebbene siano legalmente autorizzati nell’Unione Europea, anche i parabeni sono seriamente sospettati di essere cancerogeni.
- MEA-DEA-TEA: sono presenti in molti composti cosmetici. Li possiamo trovare quasi sempre nei prodotti che fanno schiuma quindi shampoo, saponi e bagnoschiuma e danno luogo a nitrati e nitrosamine ovvero agenti cancerogeni.
- FTALATI: presenti in un grandissimo numero di profumi per uomo e donna anche delle migliori marche.
- TENSIOATTIVI CHIMICI: sono sostanze dotate di proprietà schiumogene, detergenti e solubilizzanti; ovviamente presenti in tutti i prodotti che detergono corpo e capelli.
• PARAFFINA: questo derivato del petrolio da cui stare alla larga è presente anche in molti prodotti dedicati alle mamme in gravidanza e ai bambini piccoli per le sue proprietà idratanti.
Prima di acquistare un prodotto di cosmesi che metterete sulla vostra pelle, è consigliabile leggere la lista degli ingredienti che ci svela tutto quello che contiene una crema o un detergente.
La parola magica per acquistare consapevolmente è INCI, che vuol dire International Nomenclature Cosmetic Ingredient, cioè un modo uguale per tutti i paesi e tutte le aziende di nominare gli ingredienti.
E qui ci viene in aiuto internet: basta digitare sul motore di ricerca il nome del prodotto e si viene dirottati su un utilissimo sito, saicosatispalmi.com (che a sua volta fa riferimento alla “bibbia” degli addetti ai lavori: biodizionario.com), dove appare la lista degli ingredienti con a fianco un bollino verde (se di buona qualità), giallo (se accettabile) e rosso (se pessimo). Un modo molto diretto e veloce per capire la qualità del prodotto.
Le sorprese saranno tante: provate!
Altro valido aiuto ci è fornito dai prodotti certificati biologici in cui per legge non possono essere presenti tali sostanze.