L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio terapeutico mirato al trattamento degli eventi traumatici.
L’EMDR deve essere effettuato solo da psicoterapeuti e da persone formate in tal senso ed è importante che l’EMDR sia inserito in un percorso psicoterapico (tranne nelle situazioni emergenziali) poiché la persona, oltre ad aver elaborato il o i traumi, lo inserirà come evento in modo funzionale nella sua vita.
Il trauma è un qualsiasi evento che provoca una ferita del Sé, sulla linea personale del tempo (dopo quell’evento si parla sempre di un prima e di un dopo) ed è di diversi tipi:
1) il trauma (con caratteristiche diagnostiche riportate nel DSM-V in cui viene messa in pericolo la propria sopravvivenza);
2) i traumi relazionali che possono essere: famigliari (trauma per omissione, quando il bambino viene, per esempio, dimenticato a scuola oppure quando i genitori hanno una relazione litigiosa oppure sono particolarmente severi, svalutanti) scolastici (maestra denigratoria, bullismo, ecc.) da lutto.
Il nostro sistema mente-corpo ha una capacità innata di autoguarigione (non tutti i bambini che subiscono bullismo avranno conseguenze traumatiche); in alcuni casi, però, il meccanismo naturale dell’autoguarigione è come se si inceppasse e fa permanere l’evento traumatico all’interno del nostro Sistema Nervoso Centrale in modo disfunzionale, come un cubetto di ghiaccio. Ogni volta che la persona ripensa a quell’evento è come se lo rivivesse nuovamente, con le stesse sensazioni ed emozioni, quasi tornando indietro.
EMDR entra nel meccanismo inceppato e fa rientrare l’evento all’interno della gamma dei ricordi della persona. Ciò capita perché a livello neurologico, è come se la corteccia cerebrale (la parte più evoluta del nostro SNC) non comunicasse più con il Sistema Limbico, in particolare l’Amigdala (che detiene la parte emotiva), per cui “anche se sono laureato e tutti mi dicono che quel lavoro fa per me (razionalità, corteccia cerebrale), so che prima o poi capiranno che non sono adatto a questo ruolo dirigenziale (emotività, amigdala)”.
EMDR fa in modo che il ricordo traumatico venga “scongelato” da una piccola zona del SNC e si attuino le connessioni che tutti i ricordi hanno. La traduzione in italiano di EMDR è desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimento oculari (per estensione “stimolazione bilaterale”). Ciò vuol dire che la mente della persona, attraverso la stimolazione bilaterale (oculare, tattile, sonora), fa riemergere il ricordo traumatico e le convinzioni negative di sé per arrivare ad avere delle associazioni libere (l’evento comunica con altri eventi oppure emergono altri particolari) e viene rielaborato (viene dato anche un altro significato, un altro finale) e reinserito nella memoria in modo più funzionale soprattutto senza i connotati emotivi terrificanti a cui era associato prima. La stessa cosa vale per l’elaborazione del lutto.
EMDR interviene nel blocco della naturale elaborazione del lutto, che viene ripresa naturalmente dopo. EMDR, infine, può essere adatto a tutte le età (ovviamente nei bambini si usa una linguaggio adatto alla loro età e si usano i disegni); nei bambini è importante effettuare anche un ciclo di incontri anche con i genitori poiché, spesso, il trauma è diventato famigliare.
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta Psicologa Giuridico-Forense
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