I genitori: «Nessuno ci ha informato prima»
A breve uscirà il docufilm su Marco Vannini sulla piattaforma Prime. C’è un problema i genitori, Valerio e Marina, non erano stati avvisati ma hanno saputo del film soltanto dopo e hanno rifiutato di incontrare il regista. «Una mancanza di rispetto – spiegano Valerio e Marina– perché siamo stati chiamati per un incontro solamente dopo la realizzazione del film. Il regista ha sostenuto di essersi basato sui fatti processuali ma credo magari fosse importante sapere quello che avevamo da dire noi in onore della verità su quanto accaduto a nostro figlio». E interviene anche l’avvocato preannunciando azioni. «Nè autori, produttori o registi – conferma Celestino Gnazi – hanno mai, in alcun modo, dato a nessuno di noi, e intendo i genitori di Marco ed io stesso, preventive informazioni o richiesto e ricevuto preventive autorizzazioni di alcun genere. hanno ricevuto richieste di incontro a posteriori ma hanno sempre rifiutato».
Il caso potrebbe non essere chiuso qui. «Marina e Valerio sono a meravigliati e turbati da una iniziativa evidentemente caratterizzata da finalità esclusivamente commerciali – conclude Gnazi – ci riserviamo approfondimenti ed adeguate iniziative». Il film, diretto da Carlo Fusco e prodotto dalla Beskion Production, è stato girato tra maggio e giugno di quest’anno. Si intitola L’”espulsore” e ripercorre le tappe di una storia drammatica del povero Marco, che aveva 20 anni, quando è stato inspiegabilmente raggiunto da un colpo di pistola nell’abitazione dei Ciontoli in via Alcide De Gasperi a Ladispoli dove era rimasto a cena dalla ex fidanzata Martina. Tutta la famiglia Ciontoli si trova in carcere attualmente a scontare la pena.