PAOLA TIZIANA CRUCIANI

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paola tiziana cruciani

DUE FILM IN USCITA, DUE SPETTACOLI IN SCENA, CLASSE 1958 È TRA LE ATTRICI PIÙ CAMALEONTICHE DEL CINEMA ITALIANO.

di Mara Fux

Saltellando qua e là tra i social prima di chiamarti, ho notato un pullulare di pranzetti e battute con colleghi che è un visibilio: ma non ti fermi mai?

Bella mia chi si ferma è perduto, ma ti assicuro che rispetto a prima sono molto più tranquilla; ho 2 film in uscita e 2 spettacoli teatrali “Ormonella” al Teatro 7 e “Chi l’ha vista?” al Teatro Manzoni, per il resto ho deciso di godermela un po’ scegliendo di fare solo quello che mi va di fare.

Uno dei film è “Ancora Domani” esordio alla regia della Cortellesi, come ti sei trovata a lavorare con lei?

Paola è stata una regista fantastica! Sempre calma, precisa, determinata nelle indicazioni; sul set ha saputo creare un’atmosfera serena nonostante lei fosse alla sua prima opera e si trattasse di un film molto difficile da girare perché ambientato nel ’46 e interamente girato in bianco e nero. Non era facile.

E l’altro quando uscirà?

Non ne ho idea, abbiamo appena finito di girarlo, si intitola “Un altro ferragosto” ed è il sequel di “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì realizzato a 27 anni dal primo negli stessi luoghi e con lo stesso cast, quantomeno con tutti quelli che sono in vita, come ben sai, Ennio Fantastichini e Piero Natoli, non ci sono più.

Ed in teatro con cosa iniziamo?

Con “Ormonella” in scena a cavallo tra novembre e dicembre al Teatro7, uno spettacolo che mi sono cucita addosso analizzando la storia degli ormoni di una donna giunta alla mia età, la quale ha un figlio che, stanco di vederla sempre sola, la iscrive ad un sito di incontri.

Non mi dire che ti sei iscritta veramente?

Certo che sì: informarsi innanzi tutto! E lì mi si è aperto un mondo perché mi sono resa conto che c’è una marea di persone della mia età che ha voglia di conoscersi, di incontrare; per carità ci sta pure quello che chatta perché cerca di svoltare la serata ma la maggior parte di quelli che si iscrivono sono persone normali che portano in rete la loro esperienza per fare nuove conoscenze.

Ma come ti è venuto in mente?

Mi piaceva l’idea di un figlio che si interessasse agli ormoni della madre, è uno di quei tabù ancora da infrangere. Chi però lo diceva era Battiato, no?: “la stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l’età…”, ed è così.

E ti sei messa a chattare con sconosciuti?

Certo! Nickname e vite inventate a go go ed è facendolo che mi sono resa conto di quel che dicevo poc’anzi, ovvero che ci sta un gran numero di brave persone della nostra età molto carine ed interessanti che hanno una gran voglia di conoscere propri coetanei. I siti per loro rappresentano quello che per noi era la piazzetta ove ci si incontrava. Noi ci conoscevamo al pub, al bar, ai giardini; per quel tipo di cose d’allora oggi c’è Tinder o giù di lì. La verità è che dopo i 60 mancano le occasioni d’incontro, ci si inizia a chiudere e chiudersi vuol dire invecchiare più rapidamente.

E in Ormonella racconti qualche episodio?

Solo 3, quelli che ho ritenuto opportuno confacenti la trama.

Ed il secondo spettacolo che tratta?

Si intitola Chi l’ha vista? e sarà ad aprile al Teatro Manzoni, parla di una donna che ha campato la famiglia per 30 anni facendo tutte le acrobazie che ben conosciamo e che dicendo basta! davanti al fatto che nessuno dei famigliari la considera, esprime il desiderio di diventare trasparente e ciò succede.  Così, da invisibile a tutti, scopre tutte quelle cosucce che da visibile non ha mai saputo dei suoi stessi famigliari, fino a che…beh vienilo a scoprire di persona!

Ambedue gli spettacoli sono tuoi progetti artistici?

Si, scritti diretti ed interpretati da me. Faccio tutto da sola, è il privilegio dell’età e dell’esperienza che ti fa dire “se non è così, me ne sto a casa a leggere un libro!”