Il cortometraggio del regista Damiano Impicciché.
Domenica 8 ottobre é stato premiato con una menzione speciale dalla giuria del International Tour Film Festival del patron Piero Pacchiarotti presso il Teatro della Fondazione Cariciv, location messa a disposizione dalla Presidente Gabriella Sarracco.
La motivazione: “Per la capacità di catturare con empatia e sensibilità le emozioni complesse del dramma dell’immigrazione attraverso gli occhi di un bambino”.
Marrobbio racconta la storia di Mario, un bambino di Marsala che durante un bagno nella splendide acque del mare siciliano vive un’esperienza extrasensoriale che lo porterà a farsi delle domande importanti in merito al dramma degli immigrati. Il tema dell’immigrazione, della famiglia e del valore della vita si intrecciano nelle sequenze realistiche e comunicative di Marrobbio.
La menzione speciale del ITFF é un riconoscimento molto apprezzato da tutto il gruppo di professionisti che ha collaborato alla realizzazione del corto come il direttore della fotografia Angelo Esposito, il musicista della colonna sonora Gino De Vita, l’aiutoregista Daniele Catini, il fonico Nicola Dinelli e il segretario di edizione Lorenzo Giannotti.
Tanti i complimenti e la vicinanza di coloro che hanno potuto assistere alla proiezione di Marrobbio finalmente a Civitavecchia, seconda casa del regista Impicciché. Grande gratificazione per una sala quasi al completo, meno di una decina di posti liberi durante la presentazione e la proiezione del cortometraggio che ha emozionato molti dei presenti. Ospiti speciali Daniel Perilli, ex comandante della nave Diciotti, e Michele Castaldo, il direttore Marittimo della Capitaneria di Porto che, con la loro partecipazione, hanno rafforzato il messaggio del cortometraggio.
“I tanti riconoscimenti sono merito di tutto il grande gruppo che ha collaborato affinché Marrobbio potesse prendere vita – ha affermato il regista Damiano Impicciché – mi auguro che il messaggio profondo del cortometraggio sia arrivato a tutti coloro che hanno potuto vedere la proiezione. Preservare la vita umana è importante, guardare l’immigrazione attraverso gli occhi di un bambino è possibile.”