Ladispoli e Acea Ato 2: vogliamo le risposte

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Cavaliere, Corrao e Magri:”Vogliamo le risposte, ma documentate e giuridicamente corrette”.

1) Il Comune di Ladispoli possiede un’azione di €10 di ACEA ATO2 S.P.A., per ciò possiamo dire ch’è ridicola la partecipazione pubblica alla società per azioni.

2) ACEA ATO2 S.p.A. pratica delle tariffe esose rispetta alle vecchie tariffe della Flavia Servizi di Ladispoli.

3) ACEA ATO2 S.p.A. estrae l’acqua, pagando un canone ridicolo di c.ca € 10.000/annui alla Regione Lazio per milioni di litri d’acqua, praticamente quantità illimitate di acqua praticamente a costo zero.

4) Ladispoli ha tre pozzi propri da dove estrae praticamente acqua in quantità illimitate a costo praticamente zero.

5) ACEA ATO2 S.p.A. pratica tariffe a scaglioni di consumo, la tariffa cosiddetta sociale, che praticamente si raggiunge velocemente, così da passare subito ai scaglioni che costano moltissimo; e così il consumo d’acqua “eccessivo” viene fatturato a costi/mc d’acqua praticamente a “prezzo d’oro”, ecco perché le prime bollette ricevute dagli utenti di Ladispoli sono state altissime.

6) ACEA ATO2 S.p.A. praticamente non paga niente per l’acquisto della matteria prima (acqua bene comune primario) ma si rivende l’acqua a “prezzi d’oro” senza migliorare il servizio….

7) Non vi sembra strano/perverso che l’ACEA ATO2 S.p.A. ottiene la materia prima (acqua bene comune primario) in modo illimitato e quasi a costo zero e pratica tariffe proibitive dove gli scaglioni superiori sono la parte maggiore delle fatture?

8) Non vi sembra strano/perverso che l’ACEA ATO2 S.p.A., in regime monopolistico, con una ridicola partecipazione del Comune di Ladispoli, “vessa” gli utenti/cittadini con bollette costosissime senza che nessuno possa opporsi? E chi non paga gli viene tolta l’acqua….???

9) Non vi sembra strano/perverso che l’ACEA ATO2 S.p.A. ha chiesto alla BEI un finanziamento di € settecento milioni ma di investimenti strutturali a Ladispoli non si è visto proprio niente, anzi le “fogne a cielo aperto”, denunciate sui social-media e sulla stampa locale, nonché altri disagi legati all’erogazione dell’acqua potabile non sembrano attestare un miglioramento del servizio “pubblico” che l’ACEA ATO2 S.p.A. dovrebbe fornire! Vi ricordate cosa ha scritto la Corte dei Conti nel 2010?

10) Non vi sembra strano/perverso che l’ACEA ATO2 S.p.A. che la frazione di Ladispoli Marina di San Nicola non è stata assoggettata al passaggio all’ACEA?

11) Marina di S. Nicola non ha nemmeno un ciclo completo di lavorazione dell’acqua, certo ha dei pozzi autonomi, depura e denitrifica, ha un impianto idrico, delle fognature ma non ha un depuratore proprio! Le fogne di Marina S. Nicola si riversano nelle fogne di Ladispoli e così vengono depurate dal depuratore di Ladispoli….!

12) LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, così si legge nelle aule dei Tribunali italiani, così è anche garantito dalla Costituzione italiana!

13) Come mai Ladispoli viene “annessa” da l’ACEA ATO2 S.p.A. e la frazione di Ladispoli Marina di S. Nicola no?

In merito a quanto sopra, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere e Diego Corrao hanno chiesto spiegazioni all’Autorita’ Istituzionale “AGCM”, al Difensore Civico della Regione Lazio e, precedentemente, hanno anche inoltrato una mozione ai sensi dell’ art 96 del vigente Regolamento del Consiglio comunale (D.C. 18.12.2017) di cui al protocollo rilasciato dal  Comune di Ladispoli n.27431/2023.

La suddetta “mozione” è  elegantemente ignorata in data 20.07.2023 nell’ambito del Consiglio comunale di Ladispoli, avente all’ordine del giorno “mozioni ed interrogazioni”, perché gli scriventi cittadini di Ladispoli (Roma) non hanno, attualmente, il ruolo di consigliere comunale, seppur lo Statuto Comunale di Ladispoli, tutt’ora vigente, all’articolo 7, comma 3, dovrebbe consentire e garantire ai cittadini interessati la partecipazione al procedimento amministrativo.

Ad ogni buon conto si evidenzia che la nostra Costituzione della Repubblica Italiana, tutt’ora vigente all’articolo 18 ovvero “I cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente organizzazioni di carattere militare.”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera DEMOCRAZIA.

Roberto Magri Raffaele Cavaliere Diego Corrao.