La questione ACEA non termina, si procede veloci con l’obiettivo di interrompere una pratica violenta, affatto scontata come si potrebbe pensare. Nessuno si arrende al pessimo servizio offerto dal gestore idrico Acea Ato 2, servizio oltretutto venduto assai caro. Non si arrendono Raffaele Cavaliere, Diego Corrao e Roberto Magri che oggi hanno inviato una PEC alle autorità competenti contenente la mozione di giugno, ignorata dall’amministrazione comunale di Ladispoli, e un chiaro riepilogo della situazione attuale che interessa Ladispoli, e chissà quanti altri comuni; le motivazioni documentate per le quali si porta avanti istanza.
In allegato i documenti inviati, contenuti da leggere con attenzione, che anticipiamo, sollevano quesiti importanti di cui si attende RISPOSTA, con urgenza.
Si domandano come sia possibile che il nuovo gestore idrico Acea ATO 2 S.p.A. ottenendo un canone annuale dell’importo di circa 10.300,00 € per un ammontare complessivo di circa 308.000,00 € per trent’anni, per un’estrazione sostanzialmente illimitata di acqua, tenuto conto che la Città di Ladispoli ha tre pozzi autonomi e, quindi, ha anche acqua altresì illimitata, nonostante l’acquisizione del 30.09.2022 da parte di Acea ATO 2 S.p.A. dell’impianto idrico della Città di Ladispoli, non si sia effettuato concretamente fino ad oggi alcun investimento strutturale nonostante i suddetti finanziamenti BEl, ovvero neanche l’apertura di uno sportello da parte di Acea ATO 2 S.p.A nella Città di Ladispoli per gli utenti, teso quantomeno a giustificare saggiamente almeno un modesto investimento strutturale, tenuto conto degli esosi prezzi/tariffe applicati non in linea con i predetti finanziamenti BEI ricevuti dalla predetta Acea ATO 2 S.p.A..
E tanto altro ancora da leggere, in attesa di una risposta in merito alla situazione concretamente praticata monopolisticamente da parte del nuovo gestore idrico Acea Ato 2 S.p.A. in considerazione delle tariffe esose applicate agli utenti.
1.1) Luglio 23 . Comunicazione AGCM e Dif. Civ. , ACEA