FIUMICINO, CERVETERI E LADISPOLI: I SINDACI CHIEDONO INTERVENTI COLLETTIVI CONTRO LE MAREGGIATE.
Un dialogo per progetti unici su tutta la costa, senza distinzioni tra località. È quanto emerso nel primo incontro tra la Regione e i sindaci di 24 comuni costieri ed è quello che poi gli stessi sindaci si augurano possa avvenire in futuro.
Di strategie utili per bloccare l’avanzata del mare ce ne sarebbe davvero bisogno. E soprattutto per Ladispoli è una corsa contro il tempo anche perché c’è il quadro economico a complicare le cose ulteriormente. In sostanza per le scogliere contro l’erosione sono necessari 3 milioni in più, oltre ai 6 già deliberati dalla Pisana, per poter sviluppare il piano da Torre Flavia a Palo Laziale, coprendo così l’intero tratto del litorale. Il rischio infatti è che il progetto riesca solo a metà.
Di questo, al summit con governatore Francesco Rocca, alla presenza degli altri assessore regionali, ne ha parlato il primo cittadino ladispolano. «Ho avuto la possibilità di spiegargli – specifica Alessandro Grando – che nella nostra città c’è un progetto in corso per mettere in sicurezza il tratto che va da Torre Flavia a Palo solo che purtroppo a causa del caro prezzi i costi sono aumentati notevolmente e quindi, proprio per completare l’opera, c’è bisogno di integrare il finanziamento arrivando a 9 milioni di euro, oltre a cercare di sveltire le procedure amministrative legate alla valutazione ambientale». Grando, assieme agli altri sindaci del Lazio, ha proposto di proseguire con un iter unico in futuro. «Questa soluzione è per avere un intervento organico – aggiunge il primo cittadino – ed evitare che le scogliere posizionate in un solo punto creino danni alle spiagge limitrofe anche se in modo accidentale. La Regione si è messa a disposizione, vedremo».
Gli operatori del settore rischiano la riduzione di file di ombrelloni sul proprio arenile. Un problema che si ingigantirà nei week end di luglio e agosto quando i villeggianti saranno decisamente di più. Soffrono però pure le spiagge libere sia a nord che a sud alle prese con un’erosione che non aspetta i tempi burocratici. Così come la palude di Torre Flavia. Mareggiate che hanno penalizzato nell’ultimo anno anche la costa cerveterana di Campo di Mare. Amministrazione comunale di centrosinistra che più volte ha sbattuto i pugni sul tavolo assieme all’Assobalneari senza mai ricevere un briciolo di finanziamento nonostante il decennio targato Zingaretti. Il rischio più immediato è che venga cancellata la stradina in spiaggia che unisce i due comuni. Lo stesso potrebbe accadere da Palo a Marina San Nicola. Arriva pure il commento del sindaco cerveterano.
«Un incontro che particolarmente ho apprezzato – dice Elena Gubetti – mi auguro inizi davvero un percorso importante e necessario per una pianificazione e programmazione di interventi che diano risposte efficaci ad una problematica di certo da affrontare in modo complessivo». Per Gubetti va fatta «un’analisi dell’assetto territorio costiero, che tenga conto delle variazioni del livello del mare e dell’impatto del cambiamento climatico». Si devono poi «spendere risorse in modo corretto e con azioni efficaci». Anche per Cerveteri dunque la Regione deve dare quel supporto tecnico, studiare le aree, le inondazioni marine e prevenire. «Stop ad interventi a spot – conclude Gubetti – come quelli di Torre Flavia dove magari hanno salvato quel punto ma irreparabilmente danneggiato la costa di Cerveteri cambiando le correnti marine».
Chiama l’unità anche Fiumicino attraverso la presa di posizione di Michela Califano, consigliere regionale del Pd. «Lo sviluppo sostenibile dell’economia del mare e la lotta all’erosione costiera sono argomenti che travalicano le distinzioni politiche e devono vederci tutti coinvolti». In questo senso l’istituzione da parte del Presidente Rocca della cabina di regia per lo sviluppo sostenibile dell’economia del mare è sicuramente apprezzata da Califano. «Serve un unico ente attuatore che superi la frammentazione delle competenze che attualmente abbiamo e ragioni per aree vaste e non per singolo intervento comunale: 30 milioni nel triennio 2019/2021 e altri 15 per il biennio 2022/2022 per la sola tutela della costa sia come ente attuatore sia come trasferimenti ai comuni»