SHIATSU E MICROBIOMA

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Che ci piaccia o meno, i cibi industriali sono stati formulati per creare aumento di appetito e dipendenza nel consumatore.

Studi fatti sui ratti nel lontano 76 già evidenziavano la dipendenza che i cibi industriali e processati creavano nei soggetti in esame. Nel 1978 il mercato degli additivi e degli aromi naturali aveva un valore di 1,8 miliardi di dollari. Oggi gli stregoni della chimica hanno ottimizzato queste sostanze. Originariamente per migliaia di anni il peso del corpo umano aveva un trend stabile come risultante di un regime dietetico naturale che ha permesso al sistema biologico umano di rimanere in equilibrio.

Dagli anni 70, ossia da quando è cominciata l’osservazione sistemica e la misurazione di questi valori, l’incidenza dei problemi collegati al sovrappeso e all’alimentazione disordinata è iniziata ad aumentare esponenzialmente poiché l’industria alimentare ha radicalmente cambiato la natura degli alimenti creando un’irresistibile alchimia tra zuccheri, grassi, sale e additivi chimici.

Il risultato è un cibo così attraente che genera un senso di beatitudine al palato e che genera frustrazione quando cerchiamo di resistergli. In pratica una dipendenza.

Già queste potrebbero essere conclusioni soddisfacenti per considerare una rivisitazione del nostro sistema alimentare e delle convinzioni su di esso, ma c’è dell’altro… tutto crea effetti e modifiche, il danno e l’alterazione scendono in profondità. Dove? Nel nostro intestino. Come? Modificando il nostro microbioma e la comunicazione tra intestino e cervello. Il corpo umano è colonizzato da un gran numero di batteri: quelli che una volta venivano chiamati “microflora” e che oggi definiamo meglio come “microbiota”.

Il termine “microbioma” si riferisce invece all’insieme dei geni dell’intero microbiota. Bene questi geni sono in relazione direttamente con il cervello e sono coinvolti in tutte le sue funzioni, sia quelle autonome sia quelle volontarie.

Con la diminuzione drastica della popolazione del nostro microbioma intestinale grazie alle dipendenze alimentari sopra citate ecco manifestarsi distorsioni di carattere cognitivo comportamentale. Il gioco è fatto.

E ce ne sarebbe da parlare, dalle intolleranze alimentari e le strategie per curarle passando per le disbiosi intestinali, candida e il famigerato Helicobacter pylori curato senza successo da anti-biotici. Il quadro è drastico e coinvolge l’epigentica, ossia diciamo che è transgenerazionale.

E quindi?

La matrice del nostro microbioma se alterata può essere ri-ottimizzata, può essere rieducata. Come il nostro corpo, come il nostro sistema di credenze e le nostre malsane abitudini. Eppure ci sarà sempre chi baserà la propria alimentazione su pizza e coca cola, o i fatalisti del “tanto se devi morire, capita” o i delegatori della propria salute agli altri, e infine come più pericolosi, gli spacciatori olistici di benessere.

Ricevere trattamenti Shiatsu aiuta a mantenere la peristalsi intestinale attiva e a facilitare il transito. Abbinata ad attenzioni alimentari, movimento e ruolo fondamentale, l’assunzione corretta del fabbisogno idrico, il microbioma tende a ripristinarsi. Inoltre la farmaceutica di integrazione ha fatto passi da gigante negli ultimi anni proponendo pulizie, scrub intestinali e reintegrazione della flora intestinale attraverso i probiotici. La possibilità di stare bene c’è. Questo che stiamo vivendo è un momento di speciazione, un fenomeno che si presenta ciclicamente in ogni forma di vita. Una specie si stacca da quella di generazione e cambia, diviene altro. Cambiare le nostre abitudini è difficile ma non impossibile. Scegliere di stare bene e manifestare il cambiamento.

Scegli cosa mangiare e come trattarti.

Se vuoi saperne di più e vuoi prenderti cura del tuo intestino in maniera del tutto naturale, non esitare a contattarci.