Il Consigliere Comunale Angelo Grimaldi commenta soddisfatto i risultati delle presenze al Castello di Santa Severa.
“A distanza di due mesi dall’apertura definitiva del Castello – commenta Grimaldi – siamo estremamente soddisfatti del successo, in termini di presenze, che lo stesso sta registrando. Questo significa che il progetto di riapertura definitivo, condiviso tra Comune e Regione, è stato una scelta politica finalizzata e determinata, che appartiene a tutti anche e soprattutto alle generazioni future.
Personalmente – aggiunge Grimaldi – è un percorso partito da lontano, dalla fine degli anni ’90, quando, decidemmo all’epoca di “liberare” il Castello dagli ultimi appartamenti occupati da privati e rilanciare il Castello ed il borgo, vero volano economico ed occupazionale di grande rilievo per tutta l’Etruria Meridionale.
Il tutto finalizzato alla promozione turistica e alla ricaduta economica su Santa Marinella e Santa Severa, in special modo per destagionalizzare le presenze.
Questa percezione di grande partecipazione è confermata dai numeri; in oltre due mesi oltre 15mila persone hanno visitato almeno uno dei 5 musei presenti all’interno del borgo, ed oltre 25mila persone hanno visitato il Castello. Numeri importanti, che ci danno grande soddisfazione ed orgoglio. Sarà importante – aggiunge Grimaldi – tornare ad essere rappresentati in Regione Lazio da un’esponente del territorio, che è fondamentale per una visione più ampia ed un’azione più diretta relativamente alla crescita del territorio.
L’accordo sulla riapertura del Castello è stato siglato da persone in buona fede, sicuramente capaci e sensibili, che hanno tolto la “bandiera politica di appartenenza” ed hanno compreso il bene comune su un progetto così importante.
Sicuramente un nuovo modo di fare politica, del quale sono personalmente fiducioso e compiaciuto.
Su questo si sta lavorando anche per la vendita ed il recupero della ex Colonia Marina, che prevede la realizzazione di una strada di collegamento tra Santa Severa ed il Castello, per far si che la “ricaduta” economica connessa alle presenze turistiche, sia ancora più evidente ed incisiva.
Il Castello – conclude Grimaldi – deve vivere di eventi dodici mesi all’anno, e la programmazione che si sta portando avanti va in questa direzione, attraverso spettacoli culturali, mostre, ed eventi folkloristici legati al territorio, soprattutto in “bassa stagione”.
Sarà questa la vera sfida da vincere, noi siamo pronti”.