Spazio Artistico Traccedarte – Torrimpietra – giovedì 13 aprile 2023 ore 19,30.
Dialogherà con l’autore Marina Sonzini
“… Erano tutti intorno a me, di notte, nella camera, e dicevano Non respira, mi applicano una maschera e la dottoressa che era carina mi dice Respiri, con la voce spaventata, e premeva la maschera per fare arrivare più ossigeno, Io respiro dicevo, ma loro tutt’intorno erano allarmati, erano quattro, cinque, tutti incappucciati, con gli occhialoni, le mascherine, i guanti, Respiri, continuavano a dire, Aumentare l’ossigeno, dicevano, ma io non avevo paura…”
Umberto Lucarelli, Affanno (2023)
“Affano” è un racconto ed è una storia vera. Inizia con l’immagine che per due anni ci ha accompagnato, quella di un reparto Covid in un ospedale. Umberto è attaccato all’ossigeno, i medici gli girano intorno. Affanno è il contare e misurare il respiro, ma è soprattutto un viaggio interiore: è la discesa sino ad un passo alla morte e la risalita.
In qualche modo siamo tutti dei sopravvissuti ai due anni di pandemia. L’autore racconta la sua storia per trovare un senso a ciò che abbiamo vissuto, e il senso sarà scegliere di ri-prendersi e scrivere. Scrivere per raccontare come si è sentito chi è stato messo in condizione di non lavorare per due anni, le tensioni in una famiglia con dei figli adolescenti che si trova improvvisamente a comprimere spazi, orari, equilibri. Poi il virus irrompe, i medici di base praticamente scompaiono, cure precoci inesistenti o peggio negate, il terrorismo mediatico, la maggior parte dei conoscenti che si allontanano puntando il dito, spesso con odio, rifiutando di contemplare come possibile la posizione di chi rifiuta di barattare il proprio corpo e la propria dignità con un lasciapassare per quelli che sino a ieri erano diritti costituzionali fondamentali. Quelle dita sono ancora puntate, nonostante tutto quello che è ormai emerso: purtroppo quello che è successo ha cambiato molte persone per sempre.
E allora lo scoramento, un senso di impotenza che cresce sino a pensare di lasciarsi andare. Poi l’ospedale, dove la morte la vedi tutta intorno, dove umanità e distacco si mescolano in un turbinio di pensieri. L’ospedale come porta di un passaggio. In tanti, troppi, non sono tornati. Morti senza i propri cari, molti senza neppure un funerale. Eppure Umanità viene da humus, terra, perché eravamo l’unica specie vivente che inuma i propri morti. Eravamo. Si, perché c’è un prima e un dopo.
Il dopo è quello che stiamo vivendo ed è il tempo di una difficilissima ricostruzione di qualcosa che si è spezzato per sempre. Umberto per ritrovarsi scrive e incontra le persone parlando dei suoi libri. Perché condividendo e parlando forse si può ricostruire quella comunità che è stata distrutta in nome dell’ isolamento sociale, una delle dissonanze cognitive imposte in questi due anni: non esiste nessun sociale se c’è isolamento, non esiste la resilienza se si ha un briciolo di dignità, non esiste più uno Stato di diritto dopo che ogni diritto è stato negato (l’anarchia del potere, la chiamava Pasolini).
E allora bisogna ricostruire, da zero, da noi. Ripartendo dalle parole, ripartendo da minuscole comunità che tornano a riunirsi e parlare.
Vi aspettiamo allo Spazio Artistico Traccedarte a Torrimpietra giovedi 13 aprile ore 19,30
INGRESSO LIBERO
Umberto Lucarelli presenterà “Affanno” e non solo….presenterà i suoi libri, che sono il suo percorso umano.
Parleremo del libro e parleremo di noi.
Ci faranno da scenografia una grande fotografia in bianco e nero di Danilo Mauro Malatesta dal ciclo Upside Down (foto scattate nella Roma deserta e surreale del primo lockdown del 2020) e 30 disegni di Francesco Tonarini realizzati nello stesso periodo.