CIRCO CON ANIMALI OFFERTO DA PAPA FRANCESCO

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OIPA: «UNA SCELTA IN CONTRADDIZIONE CON IL SUO “MAGISTERO ECOLOGICO”»

Papa Francesco ha scelto un circo con animali per invitare ieri a un pomeriggio di svago poveri, senzatetto, profughi e carcerati, cui ha partecipato anche il cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere, che al centro della pista si è fatto scavalcare da un elefante.

Una decisione biasimata dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che da anni si batte contro l’uso e l’abuso degli animali negli spettacoli circensi.

«Spiace che il papa in qualche modo “sponsorizzi” il circo con gli animali», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Il pontefice spesso ha espresso l’esigenza di un maggiore rispetto per la natura, anzitutto nell’Enciclica  Laudato si’  del 2015. Quindi questa scelta appare un controsenso con il suo cosiddetto “magistero ecologico”. Dietro gli esercizi dello spettacolo circense possono nascondersi privazioni, maltrattamenti e sofferenze per gli animali, che vivono in cattività, dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui e perennemente sotto stress. Animali costretti a una vita contro natura».

L’Oipa sottolinea che, al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con soli acrobati e clown possono essere assai educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti.

«Ma, d’altra parte, già altre volte Francesco ha espresso una la sua visione in cui, a dispetto del nome che ha preso, la vita animale è meno importante della vita umana», prosegue Comparotto. «Nel 2016 affermò che di fronte a un animale ferito si prova pena, non misericordia, spesso ha contrapposto l’amore per gli animali a quello per i figli, come se l’amore  fosse qualcosa di limitato, a esaurimento, riceve in Vaticano e benedice i circensi che tengono in cattività animali costretti al ruolo di clown. Insomma, un papa non proprio dalla parte degli animali».

L’Oipa rivolge al pontefice un semplice messaggio: chi sente che la vita è sacra ama la vita al di là delle specie.