LADISPOLI, PROF STALKER CONDANNATO IN APPELLO

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PERSEGUITAVA LA EX E LE SUE AMICHE. IL 60ENNE PEDINAVA E ANGOSCIAVA CHIUNQUE PUR DI TORNARE CON LA DONNA.

«Il ricorso è infondato». Così i giudici hanno confermato la condanna in Corte
d’Appello per un ex docente di Ladispoli e Cerveteri finito nei guai tempo fa per atti persecutori nei confronti della moglie che aveva deciso di chiudere la storia sentimentale.
Il 60enne però non si è limitato a turbare la vita della ex ma ha iniziato a “perseguitare” anche i parenti, le amiche e le colleghe. L’ex prof dovrà scontare 2 anni e 7 mesi. Questo hanno stabilito i giudici motivando naturalmente la loro decisione.
«Le plurime condotte vessatorie e persecutorie – scrive la Corte nella sentenza – inducevano la stessa da circa tre anni a guardarsi sempre le spalle, privandola della serenità nello svolgimento di tutte quelle attività che fanno parte della vita quotidiana, fra le quali frequentare gli amici, generandole uno stato d’ansia costante, tanto da costringerla a bloccare qualsiasi contatto telefonico per arginare le incursioni continue da lui attuate, anche durante l’orario di lavoro, senza contare l’elevato imbarazzo a lei prodotto nei confronti dei colleghi».
Pedinamenti, tentativi di approccio continui da parte del professore per cercare di influenzarle nel tentativo di riconquistare la ex. I giudici di secondo grado non sono andati per il sottile riconoscendo il carattere «vessatorio, petulante, altamente molesto e anche diffamatorio» del soggetto «coinvolgendo l’ambiente familiare, amicale e lavorativo della vittima». L’imputato si è già beccato due condanne in primo grado.
Nel corso degli anni ha martoriato pure avvocati e giornalisti del territorio.