“ABBIAMO PILOTATO L’AEREO MENTRE LO STAVAMO COSTRUENDO”

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«Comprendo che mettere la testa sotto la sabbia faccia comodo a molti».

di Miriam Alborghetti

Immaginate un modello di aereo supersonico progettato per scopi militari che non sia mai riuscito però a passare i test.
Immaginate che, mentre il maltempo imperversa causando le solite frane, allagamenti e morti, provocati da anni di cementificazione selvaggia, improvvisamente la tv inizi a raccontare che quei temporali distruggeranno l’umanità.
Immaginate che i soccorsi con metodi tradizionali vengano boicottati. “Solo l’aereo supersonico ci potrà salvare” ripetono i megafoni mediatici, perché, secondo gli esperti, tutti gli altri velivoli sarebbero pericolosi in tale circostanza.

Nel frattempo, modelli matematici predittivi profetizzano catastrofi inaudite se non ci si sbriga. Il problema però è che quel modellino di aereo ora dovrebbe essere modificato per uso civile e allestito in fretta e furia per imbarcare miliardi di persone. L’affare è enorme. In gioco ci sono centinaia di miliardi di dollari ed euro stampati dalle banche centrali. I costruttori, mentre i titoli in borsa delle loro aziende salgono a dismisura, lo allestiscono alla “velocità della scienza”, e mentre è ancora in fase di costruzione, lo danno per “pronto” per essere pilotato con il benestare di tutti gli enti che sulle criticità chiudono un occhio in nome dell’emergenza.

La maggioranza della popolazione, sottoposta ad un bombardamento propagandistico senza precedenti, si imbarca entusiasta. Una parte, mugugnando e borbottando. Un’altra viene trascinata a forza. Una ristretta minoranza, che rifiuta categoricamente di volare su quel “coso” denominato aereo, viene etichettata come “no-volo” e perseguitata. La tv e i capi di Stato dicono che “chi non vola, muore e fa morire gli altri”. Il “coso” alla fine decolla. Una certa quantità di passeggeri viene colpita da miocarditi, malori improvvisi, ictus, recidive tumorali, paresi facciali, fuochi di sant’antonio ed altri strani effetti. Altri muoiono. L’eccesso di mortalità per tutte le cause aumenta. Ma i decessi da “nessuna correlazione” vengono minimizzati, oscurati e i “danneggiati” resi pressoché invisibili. Chi osa parlarne finisce nella lista degli sporchi “no-volo” ed isolato nella stiva bagagli.

Passando dall’immaginazione al mondo reale, di recente il capo della Ricerca e Sviluppo sui vaccini di Pfizer Katrin Jansen (da poco in pensione), non certo un teorico della cospirazione, ha affermato su Nature: “Siamo diventati creativi: non potevamo aspettare i dati, dovevamo fare così tanto “a rischio”. Abbiamo pilotato L’aereo mentre lo stavamo costruendo”. E ancora: “[Su mRna] C’erano problemi di stabilità, problemi di formulazione che dovevano risolvere. Nel 2020 era solo un processo di ricerca e doveva essere ampliato”[1]

Cosa vuol dire questo? Che il così detto vaccino sia un prodotto sperimentale? “Un medicinale è sperimentale fin quando EMA decide che non lo è più. E tuttavia riguardo ai vaccini Covid-19 va capito che non sono mai stati sperimentali in quanto la sperimentazione era in corso, bensì in quanto i loro aspetti più importanti non sono mai stati sperimentati. Ancora oggi. E nemmeno qualcuno ha in programma di farlo” spiega Marco Cosentino, professore ordinario di farmacologia all’Università dell’Insubria. Stando dunque alle parole del prof. Cosentino, definirli prodotti “sperimentali” sarebbe improprio, in quanto si tratterebbe piuttosto di farmaci “MAI SPERIMENTATI” nei loro aspetti fondamentali?!!!

Uno spot del governo del 15 novembre del 2021 per promuovere vaccini e terza dose affermava: “hanno superato TUTTE le procedure di verifica della sicurezza”. Forse non a caso tra i testimonial c’era un comico (uno del trio Aldo, Giovanni e Giacomo), perché solo in un contesto comico-satirico potrebbe reggere una tale affermazione. Rammentiamo che lo studio autorizzativo della Pfizer verteva soltanto su due dosi. Ora siamo alla quinta! La stessa Pfizer ha ammesso di non aver potuto condurre altri studi fondamentali, sulla cancerogenicità, sulla genotossicità, sulla farmacocinetica. Studi che non sono obbligatori per un vaccino venduto in fase emergenziale. Secondo l’avvocato Andrea Oddo, legale di IDU (Istanza diritti Umani), intervistato dal giornalista Francesco Servadio “Il trucco è stato far passare come “vaccini” – venduti in situazione emergenziale – farmaci che non riuscivano a superare i test di sicurezza e quindi non potevano avere le necessarie autorizzazioni[..]. Per far questo è stata modificata la definizione di “vaccino” [..]. La tecnologia mRNA costa cara alle farmaceutiche, ma a loro non fruttava nulla per via della mancanza di risultati ed autorizzazioni in campo oncologico (la tecnologia era stata concepita per combattere i tumori), quindi l’occasione di sfruttare l’emergenza e convertire questi farmaci in vaccini emergenziali è stata ghiotta!” [2].

Tuttavia, l’immissione in commercio dei vaccini anti-Covid era comunque condizionata alla consegna, da parte delle case farmaceutiche ad AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), del “Rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza”. L’avvocato Oddo dopo aver richiesto invano informazioni su tali report agli enti preposti, ha denunciato AIFA al TAR del Lazio. Il 2 dicembre è fissata la prossima udienza.[2]

Quanto al fatto che dopo il decollo del “coso” supersonico ci sia stato un inquietante aumento di mortalità, dalla relazione di Panagis Polycretis, PhD in Structurl Biology, al Convegno POLICOVID 2022, è emerso che “Negli ultimi 22 mesi sono deceduti tanti atleti quanti in un arco di 38 anni”. Sempre durante il suddetto convegno, “dopo un documentato excursus sull’aumento della mortalità dei vaccinati e pluridosati, c’è stato un accorato appello del medico Alberto Donzelli che ha chiesto una moratoria sulla vaccinazione anticovid universale” (cit. Martina Pastorelli). Il cardiologo Fabrizio Salvucci in una intervista rilasciata alla nota trasmissione Fuori dal coro condotta da Mario Giordano ha dichiarato “Nelle mie cliniche l’età media pre-pandemica era di 67- 70 anni. Ora, soprattutto dopo l’avvento della terza dose, siamo tra i 30 e i 40 anni”. E ancora: “gli effetti avversi da vaccino sono estremante sottostimati, perché i medici quando scrivono che può essere stato il vaccino ricevono intimidazioni da parte delle Asl o da parte degli ordini”.

Comprendo che mettere la testa sotto la sabbia faccia comodo a molti. Comprendo anche che occorre un coraggio da leoni per prendere atto dell’abisso di inganni e di menzogne in cui la popolazione è stata scaraventata. Ma restarci dentro in atteggiamento bovino nell’indifferenza della mattanza infinita da “nessuna correlazione”, è disumanizzante.

[1] Katie Kingwell, COVID vaccines: “We flew the aeroplane while we were still building it”, Nature.com

[2] Francesco Servadio, L’avvocato Andrea Oddo: Vi spiego perché l’associazione IDU ha denunciato AIFA e l’ha portata davanti al TAR Lazio”, Buongiornosudtirol.it