La sindrome di chi ha “paura di essere tagliato fuori”
Viene chiamata FOMO, una nuova sindrome (quindi, un insieme di sintomi) che si evidenzia negli ultimi 10 anni soprattutto tra gli adolescenti, ma anche tra gli adulti. Tutti noi conosciamo e facciamo parte dei social network, non di tutti ma di quelli più famosi. Tutti noi postiamo dei pezzi delle nostre vite con foto, video (più o meno brevi) che raccontano ciò che di bello si sta vivendo. Tutti noi abbiamo uno smartphone, alcuni per motivi di lavoro ne hanno due, e tutti i nostri smartphone hanno di default le icone di gran parte di questi social.
La FOMO, per definizione e traduzione, è la sindrome di chi ha “paura di essere tagliato fuori”. La FOMO è strettamente connessa allo sviluppo delle rete internet e della tecnologia. Questa sindrome è caratterizzata dalla convinzione che si potrebbero avere esperienze gratificative e importanti quando non si è presenti. Mi spiego meglio. Le caratteristiche del FOMO sono le seguenti:
1- l’uso eccessivo dei social media;
2- il sentirsi infastiditi e arrabbiati quando amici o parenti parlano di un evento a cui non avete potuto partecipare;
3- temere che gli altri intorno a te abbiano esperienze più soddisfacenti e stimolanti delle tue; 4- provare ansia quando non si è a conoscenza di ciò che fanno i propri amici e familiari;
5- sentirsi preoccupati quando sai che i tuoi amici si divertono molto senza di te;
6- essere molto attivi sui social network per non perdersi quello che succede o quello che fanno gli altri;
7- provare frustrazione e rabbia quando, a causa del lavoro e/o degli obblighi familiari, non si può far parte dei piani sociali;
8- avere il bisogno di postare costantemente sui social tutto ciò che si sta facendo, soprattutto quelli che sono positivi, evitando di mostrare quelli che non lo sono;
9- trovare impossibile disconnettersi dai social quando si sta vivendo un’attività divertente e stimolante come, per esempio, commentare una serie mentre la si guarda, postare foto di un’esperienza mentre la si vive, ecc.;
10- aver paura di non essere abbastanza importante sui social.
Non è necessario avere tutte queste caratteristiche ma osservarci e notare quanto riusciamo a stare senza guardare i social. Notare se ci si riesce a staccare qualche ora dal cellulare senza entrare in ansia. Osservare se una delle prime cose (o addirittura la prima cosa) che si fa appena svegliati è guardate il cellulare. Pensare a come staremmo se per mezza giornata non avessimo il cellulare o non ci fosse rete. Provare rabbia per gli impegni personali e/o lavorativi che ci impediscono il contatto con il mondo social. Invidiare chi posta cose belle o dimostra di essere felici e contenti. La FOMO si evidenzia soprattutto in chi ha già una dipendenza da smartphone e in chi ha una bassa autostima. Per questo motivo i principali attori di questa sindrome sono gli adolescenti, perché in loro l’autostima si sta formando. Ma accanto agli adolescenti ci sono anche molti adulti che spesso, pur avendo un lavoro di ruolo importante, potrebbero avere una bassa autostima di fondo. Ricordo che l’autostima si forma fin dalla tenera età, quando si imparano ad affrontare e risolvere dei piccoli ostacoli che la vita ci propone. L’autostima non si forma né quando gli adulti di riferimento dicono che si fa tutto bene, né ovviamente quando gli stessi adulti dicono che si fa tutto male.
La FOMO è una sindrome nuova e come ogni altra problematica psicologica va tenuta in considerazione.
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta
Psicologa Giuridico-Forense
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