FL3: TORNANO I DISAGI, I PENDOLARI SI DESTANO

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E INTANTO IL RADDOPPIO TRA CESANO E BRACCIANO È NELLE MANI DELLA SOPRINTENDENZA.

I disservizi sembravano ormai un ricordo lontano di altri tempi tanto che i pendolari si erano addormentati nella loro quotidiana routine, telefonino alla mano. Eppure ritardi, cancellazioni, sovraffolamenti nelle ore di punta hanno ridestato il popolo dei viaggiatori della linea ferroviaria Roma -Bracciano – Viterbo e si leva sempre più alta la protesta dei pendolari. Settimane di fuoco le ultime con pesanti disagi che hanno costretto la Regione Lazio a convocare Trenitalia affinché rendesse conto del servizio sempre più scadente.

Il concessionario in un incontro del 28 settembre, al quale ha preso parte anche l’Osservatorio Regionale dei Trasporti e il consigliere regionale Pd Emiliano Minnucci, in qualche modo ha fatto mea culpa additando i nuovi treni rock soggetti ad incompatibilità con la tecnologia attiva lungo la linea. Altra croce i passaggi a livello soggetti a malfunzionamenti (si veda quello di Vetralla che rimaneva spesso aperto) e a danneggiamenti (critico al riguardo quello di via Sorgente Claudia ad Anguillara). Poi c’è il capitolo sovraffolamento del mattino. Tutto ciò ha contribuito a ridestare dal torpore i pendolari che reclamano oggi un servizio al passo con i tempi lanciando proteste e appelli soprattutto sui social network.

Sul fronte raddoppio dei binari tra Cesano e Bracciano si può dire che – ispirandosi al nome del commissario dell’opera strategica nominato dal governo, sia tutto un Macello. La Soprintendenza competente in sede di Conferenza dei Servizi ha posto un veto non concedendo il placet paesaggistico per la nuova stazione di Vigna di Valle in località Lago Morto in territorio di Bracciano. Non sappiamo come si sia comportata la Soprintendenza riguardo il Sicral, l’apparato militare che dista di poco dal luogo individuato dalla nuova stazione, destinata a divenire una nuova centralità nel tessuto urbano di Bracciano. L’Assessore competente Mauro Alessandri minimizza e dice che questo raddoppio s’ha da fare. I sindaci intanto non si espongono mentre il locale Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano ha chiesto inutilmente di essere invitato alla Conferenza dei Servizi.

Nel limbo poi rimane la questione tariffaria che di fatto discrimina i cittadini dell’hinterland rispetto ai romani, pur ricadendo tutti nella stessa Città Metropolitana di Roma Capitale. Ma questo ai pendolari tutti pare non interessare e la Regione gongola perpetrando la sperequazione tra cittadini di serie A e quelli di serie B.