VUOLE CONTRIBUIRE AL BENESSERE EMOTIVO DI CHI LO CIRCONDA.
Riportare al centro la persona e il valore delle relazioni umane. Di questo e molto altro si è parlato con Dimitri Terenzi , l’uomo che a Cerveteri propone un seminario sulla Gentilezza. Vive lontano dai social, si nutre di sguardi, sorrisi, abbracci. É venuto in redazione per raccontarci dell’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione. Un’idea che nasce anni prima, quando realizza che l’impresa più complessa è costruire relazioni sane e durevoli in ambito lavorativo e privato.
Gentili si nasce o si diventa?
Il seminario ideato nasce nell’intento di contrastare l’inaridimento dei rapporti tra colleghi di lavoro, l’isolamento che rallenta la produttività e soprattutto imbruttisce le persone. Ho costruito un percorso tecnico e umanistico, puntando alla gentilezza come strumento di connessione tra le anime. Uno studio israeliano dice che l’uomo ha in sé il gene della gentilezza, rispondendo alla tua domanda, difficile però è esternarla. Questo si può imparare.
Allora qual è il percorso che ci trasforma in esseri gentili?
Dipende da noi, il segreto sta nel dono della cedevolezza. Evitando lo scontro diretto e lasciando defluire le energie negative, mettendosi all’ascolto dell’altro. Si diviene invincibili. E non è mitezza, debolezza ma una virtù combattiva, una coraggiosa pratica del dialogo.
Se essere gentili ci fa stare bene, ci aiuta nei rapporti, perché tutti non siamo gentili?
É impegnativo! Sostanzialmente la gentilezza necessita di coraggio, di pazienza e noi andiamo sempre di corsa. Non abbiamo tempo di ascoltare, di donarci agli altri. Almeno così crediamo. Siamo sempre distratti, è questo il male dell’attuale società. Anche di controllo!
Quando ci sentiamo aggrediti istintivamente rispondiamo a tono, se non peggio. Come si fa a cambiare?
L’ascolto attivo si raggiunge con costante impegno e mettendo da parte l’ego. Lasciar parlare è un atto gentile che fa progredire entrambe le parti. Inoltre fare la prima mossa è gratificante e fruttuoso, grazie ai neuroni a specchio. Se doni, ricevi gentilezza.
Alla fine del seminario come si esce?
Contenti, dubbiosi, spaesati. C’è chi pensa “davvero ho tutte queste potenzialità?”, c’è chi invece esce più forte perché già incline, anche chi scettico va via pensando che sia troppo faticoso. Belle sono le risposte che arrivano in seguito.
Parlando del dopo, quanto dura il nuovo comportamento?
All’inizio sei affascinato dal diverso modo di vivere i rapporti con amici, parenti, colleghi. Fai caso alle dinamiche, ti stupisci e compiaci dei risultati. Difficile è mantenere nel tempo un atteggiamento propositivo nei confronti del prossimo, che poi è anche la parte più bella!
Appuntamento sabato 8 ottobre alle ore 16.30 presso l’oratorio della Parrocchia S.S. Trinità di Cerveteri. Coloro che parteciperanno al seminario, che ricordiamo essere gratuito, riceveranno un attestato e saranno nominati Ambasciatori della Gentilezza.
Partecipare…
Con l’intenzione di fare della gentilezza un proprio stile di vita. Per andare sul posto di lavoro rilassati, per ampliare le proprie competenze professionali, per sorridere di più.