IL PALADINO DELLA LEGALITÀ…

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alessio pascucci

Gli STRAFATTI DE L’ORTICA di Toni Moretti

Alessio Pascucci rinviato a giudizio per corruzione. Dai, non fate quella faccia stupita! Vorrei che con onestà, gli operatori dell’informazione, soprattutto locale, confessassero da quanto tempo si aspettavano di battere questa notizia. E sì, perché o si sarebbero dovute fare ipotesi surreali e complottiste su presunti rapporti “inquinati” tra chi voleva sembrare un “Sindachello” ma che in realtà era ben protetto negli “Ambienti” che contano, oppure interpretare come inevitabile una ipotesi di corruzione, fermo restando che è tutto presunto e va tutto provato in tre gradi di giudizio da parte delle autorità inquirenti, per quanto fatto per la società Ostilia, proprietaria e lottizzatrice di Campo di Mare, sentenziata e sanzionata in maniera inappellabile di abusivismo edilizio, in stato fallimentare etc etc etc.

Il problema è che questa città non si è mai resa conto e non ha mai avuto consapevolezza del calibro e dello spessore politico di Alessio Pascucci che diventava tutt’uno con la sua genialità, la sua generosità e il suo smodato amore per la sua città nel suo presente, nel suo passato e nel suo futuro. Qualcuno potrà mettere in dubbio che “Etruria Eco Festival”, frutto di meditazioni infinite sotto i pini del Granarone, meditazioni dal piacere orgasmico, per quanto intense: frugavano nel profondo dell’inconscio con l’effetto di una “pompa” che permetteva di fare emergere come aspirati, scenari fantasiosi di intrattenimento incorniciati da spettacoli, musica e poi balli. Divertimento sano e gratuito per la gente della sua città, quella stessa gente che ha pagato senza fiatare quel finto lungomare che non toccava a lei pagare e che nonostante tutto gli è grata, non sia stato fatto per il bene della stessa?

La realizzazione di quanto la sua genialità “partoriva”, sarebbe il caso di dire, aveva bisogno di danari perché si potesse realizzare e che fosse uno sponsor ad elargirli, non fa una piega. È normale che lo sponsor sia un imprenditore ed è normale che se ne solleciti il pagamento anche in corso d’opera ed anche telefonicamente, perché si sa, le spese sono tante. Meno normale è che l’ente organizzatore dell’evento facesse capo all’allora Sindaco e che a sollecitarne i pagamenti telefonicamente fosse proprio lo stesso, così come risulterebbe. Senza dubbio hanno funzionato i “cavalli” ma evidentemente le luci hanno illuminato troppo, e i magistrati, sempre troppo curiosi, ci hanno messo il naso.

Io stesso riportai proprio su questa testata, quello che fu un autentico blitz, avvenuto qualche tempo fa, della Guardia di Finanza che in borghese, fece visita all’ufficio Urbanistico ed andò via con una quantità rilevante di fascicoli. In quella occasione, presumendo che quei fascicoli riguardassero l’Ostilia, ironizzai su quanto sarebbe stato grande il panettone a Natale, ma a quanto pare è sempre più difficile aspettare, d’altronde i panettoni si mangiano tutto l’anno ed assaggiarne una fetta anche prima non avrebbe proprio fatto male.