Persone incivili cercasi. «Dopo l’età del ferro e del bronzo stiamo vivendo oggi una delle peggiori ere della storia umana: quella dei rifiuti e delle discariche a cielo aperto».
Ennesime foto che ritraggono aree della città invase dai rifiuti, vere e proprie discariche a cielo aperto che deturpano il paesaggio, inquinano, provocano tante chiacchiere e poca sostanza. Alla vista di tanto scempio tutti pronti a puntare il dito, ma verso chi?
All’amministrazione comunale non resta che correre ai ripari, bonificare intere aree accontentando i cittadini indignati alla vista della spazzatura. E deve provvedere alla pulizia delle discariche anche in fretta, pena l’essere tacciata di inefficienza.
Via libera allora alle ronde sul territorio affinché non sfugga nessun sacchetto! Un lavoro possibile non senza l’impiego di risorse che mancano o magari destinate ad altri servizi utili alla comunità. Sempre che si possa ancora definire comunità l’insieme di persone che abitano a Ladispoli. Cosa unisce chi abbandona i rifiuti in via degli Aironi, a pochi passi dall’oasi ecologica, a coloro che postano le foto della spazzatura sui social?
Sul tema rifiuti si pronuncia anche Sinistra Italiana, riconoscendo che “stiamo vivendo oggi una delle peggiori ere della storia umana: quella dei rifiuti e delle discariche a cielo aperto”. Partendo dal “riconoscimento ottenuto dal Comune per la raccolta degli imballaggi metallici da ben due diversi consorzi di filiera, Cial e Ricrea, per le ottime performance di raccolta degli imballaggi d’acciaio e alluminio”, dal Circolo di Ladispoli commentano: “Quindi facciamo che il premio corrisponda ad un serio impegno affinché le discariche abusive non debbano più esistere nel nostro territorio, anche intensificando i controlli”.
Anche evitando di girarci dall’altra parte quando qualcuno trasforma in discariche a cielo aperto i luoghi nei quali viviamo, suggeriamo – se non per l’ambiente, per le tasche visto il costo di bonifica. Costo extra che, purtroppo, ricade su tutti.