PELLET: SE FAI SCORTA VINCONO GLI SPECULATORI

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IL PREZZO È RADDOPPIATO, MERCE RARA?

Il pellet c’è, è solo immagazzinato perché devono venderlo a prezzo altissimo e ti dicono che, per la guerra, scarseggia. Non comprare a più di 10 euro al sacco da 15 Kg. Aspetta con un bel maglione addosso che questo prodotto ritorni al suo prezzo normale: sotto i 5 euro. Se fai scorta ora fai vincere gli speculatori.

Questa è l’opinione di un cittadino italiano, tu che ne pensi? É indubbio che lo scenario geopolitico internazionale stia influenzando le abitudini d’acquisto con conseguenze sul portafoglio dei consumatori. Sul fronte riscaldamento l’impennata del metano sta spingendo le famiglie a comprare stufe a pellet e a legna. Nelle aree montane non si registrano aumenti, la novità è la richiesta dalle aree costiere, chiedono stufe a legna che vedono come alternativa al rincaro promesso e alla scarsità di risorse paventata. Si scelgono modelli ove sia possibile cucinare, con un forno integrato. L’aumento, confermato da aziende leader nel settore, è tra il 15 e il 20% , anche sul fronte legna l’aumento è reale, il prezzo al metro cubo oggi per i 30-40 centimetri va dai 18 euro in su, mentre l’anno scorso, era di 13 massimo 14 euro. È la legge di un mercato dove la richiesta aumenta…

Pellet. Il combustibile considerato finora alternativo è dichiarato introvabile, dunque diverrà carissimo? Tra l’isterica corsa all’acquisto, che ricorda le scorte di lievito e farina e l’allerta scarsità vera o presunta che sia, certo è che l’anno scorso il prezzo oscillava tra i 3 e i 5 euro per un sacco di 15 kg, al massimo 6 euro per quelli di alta qualità, e questo settembre i prezzi partono da un minimo di 9 euro. Altra cosa certa è che l’eccesso di scorte fa aumentare i prezzi! Nonostante tutto, il riscaldamento a pellet rimane di gran lunga il mezzo più economico, rispetto all’elettricità o al gas.

Occhio alle truffe! Per chi cerca e trova l’affare online, visti i prezzi e la difficoltà nel reperire il materiale, il consiglio dell’esperto è quello di verificare sul sito delle Agenzia delle Entrate che alla partita Iva del venditore corrisponda un’azienda realmente esistente; poi, indagare online se l’annuncio non sia già stato segnalato come fraudolento da altri utenti; infine verificare il profilo del venditore, provare il telefono, cercare altre informazioni. Il timore è che al pagamento anticipato richiesto non corrisponda la consegna del bene.