di Pietro Zocconali *
Ultimamente, il 4 e il 5 maggio u.s., ho partecipato a Pistoia (Capitale Italiana della Cultura 2017) alla XI Edizione di “Dai un senso alla vita: rispettala!” organizzato dall’ottimo Dipartimento Toscana dell’Associazione Nazionale Sociologi e per l’occasione ho predisposto il seguente intervento incentrato sul Bene ed il male: “Il bene ed il male sono due concetti che gli essere umani, fin dai primordi delle varie civiltà, stanno cercando di definire. Pensatori, scienziati, filosofi, hanno tentato di dare le giuste definizioni ai due vocaboli così lontani tra di loro al pari di bianco e nero. I filosofi moderni stanno ancora esponendo teorie complesse e con concetti anche contrastanti che dipendono dai punti di vista; facciamo solo un piccolo esempio: cos’è il bene e il male secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e come la pensa il leader della Corea del Nord Kim Jong-un? In effetti non è possibile e non lo sarà mai, esprimere concetti universali sul male e sul bene. Possiamo ricordare l’epoca dei riti cannibaleschi avallati dai sacerdoti, i riti propiziatori con sacrifici umani, la schiavitù, il nazismo con la sua teoria sulla razza e l’antisemitismo. Sappiamo, ad esempio che ancor oggi il mondo è diviso in due fazioni: pro o contro la pena di morte, ed ambedue gli schieramenti pensano di avere ragione, di stare nel giusto. Prendiamo un terrorista dell’Isis: lui ti dirà che è bene uccidere qualsiasi infedele, in nome del suo dio. Pensiamo a cosa sta accadendo ultimamente nel mondo occidentale a causa dei vegetariani e dei vegani che, sempre più numerosi, stanno rivoluzionando il mondo dell’alimentazione causando una continua diminuzione delle vendite di carne e pesce, e con un consistente aumento del consumo degli alimenti vegetali a loro dedicati. Abbiamo visto cosa succede ormai a livello di stampa e TV in occasione di ciò che una volta, senza colpo ferire, era il pranzo di Pasqua con l’agnello, e il giorno del ringraziamento negli Stati Uniti con il tacchino al forno, animali che vogliono essere oggi salvati dagli animalisti. Ho parlato di mondo occidentale poiché nei paesi in via di sviluppo il problema del veganesimo non esiste o è assolutamente irrilevante: lì è ancora tristemente attuale il problema della fame, quella vera, quella atavica che uccide. Da una rapida ricerca effettuata su Internet ho constatato che oggi, proprio oggi che noi siamo a discutere su come alimentarci, in Asia due terzi della popolazione soffre la fame (il continente che ha la più alta percentuale sul totale); in Africa Sub-sahariana una persona su quattro soffre di denutrizione (è la regione con la più alta incidenza in percentuale). Cos’è bene, cos’è male? La letteratura il cinema e la musica da anni si dedicano al tema del nostro convegno: “Al di là del bene e del male” è un saggio filosofico di Friedrich Nietzsche, datato 1886; Enzo Biagi, noto giornalista e scrittore, scomparso nel 2007, ha scritto nel 1989 “Buoni cattivi”. Il cantautore napoletano Edoardo Bennato nel 1974 ha inciso “I buoni e i cattivi”; L’emiliano Vasco Rossi nel 2004 è uscito con l’album “Buoni o cattivi”. Chiudo con due citazioni di un paio di secoli fa, ma sempre attuali. Riguardo il male: Non isperar mai, commessa un’azione brutta, ch’ella abbia a restare occulta, imperocché quando ella rimanesse nascosta a tutti gli altri, sarebbe più manifesta a te medesimo (Giacomo Leopardi, Operette Morali). Riguardo il bene: Non cercare un premio, perché tu hai una grande ricompensa su questa terra: la tua gioia spirituale, che solo il giusto possiede (Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)”.
* Presidente Associazione Nazionale Sociologi