Bracciano a strisce blu. Cui prodest?

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Tutto tace sul taglieggiamento di cittadini e turisti. La normativa è rispettata?

Una Bracciano a strisce blu è un paradosso rispetto ai tanti sforzi che sul territorio si stanno facendo per la valorizzazione del commercio e del turismo. Nel centro cittadino, se si eccettua il parcheggio di via Carlo Cattaneo, sempre pieno e in attesa di una completa ristrutturazione assieme al ponte pedonale di accesso al centro storico da rifare in toto, mancano le rispettive strisce bianche previste dalla normativa. Un taglieggiamento degli automobilisti, dei cittadini, dei turisti (il 6 luglio i turisti censiti con la tassa di soggiorno erano 164) che svilisce le attività commerciali. Tra i commercianti, i più illuminati, si sono organizzati ed accanto allo scontrino d’acquisto si assumono il prezzo del parcheggio orario del cliente. Ma non tutti sono così accorti. Così un caffè costa il doppio, un pacchetto di sigarette ha il sovrapprezzo. Entrare alla Posta o in Banca può divenire uno stress ulteriore se ci si trova a dover attendere perché al ritorno alla vettura si potrebbe trovare sotto i tergicristalli una multa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Se di eccettuano giornate clou o la movida del fine settimana del centro storico Bracciano langue. Eppure la normativa è chiara. In primo luogo le strisce blu non possono invadere la carreggiata. E’ evidente che in via Fausti e in via Principe di Napoli questo dettato non è rispettato. In secondo luogo accanto ai parcheggi a strisce blu devono essere previsti, in numero adeguato, aree di sosta gratuite. Non si può considerare il centro di Bracciano fino ai Cappuccini zona di rilevanza urbanistica. Ma chi controlla? Di fatto nessuno. Anzi la Polizia Municipale forte del suo potere coercitivo non si sente in dovere di contemperare i diversi interessi in campo. Da sviscerare inoltre tutto il capitolo degli investimenti dovuti dai proventi delle sanzioni amministrative che, in base alla legge, devono essere reinvestiti in miglioramento della viabilità. Quali informazioni si hanno al riguardo? Nessuna. Se a Trevignano il blu della bandiera è sintomo di buona accoglienza turistica il blu di Bracciano è simbolo di un territorio che tira a fare cassa sempre e comunque a scapito sia dei diritti dei cittadini alla mobilità sia del turismo. Ma tutto tace. E il cittadino paga.