Circa l’8o% delle persone sottoposte al test aveva assunto sostanze proibite negli ultimi 10 giorni.
Controlli importanti sul territorio di Ladispoli relativamente al contrasto della droga. E i numeri dicono che sui primi 10 automobilisti fermati ben 8 avevano assunto droghe negli ultimi 10 giorni. E la polstrada gli ha ritirato la patente oltre alle sanzioni civili e penali previste dal codice della strada. Gli uomini diretti dal comandante, Claudio Paolini, hanno proceduto con vari posti di blocco (foto Luigi Cicillini). Si è trattato di un progetto sperimentale denominato “Alcohol and Drugs” con lo scopo di effettuare controlli per l’accertamento della guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Il meccanismo è piuttosto semplice. Dopo l’alt imposto dalla polizia stradale, il cittadino scende dalla vettura o dalla moto e si sottopone ad un tampone salivare, praticamente come quelli del Covid. Dai 3 agli 8 minuti, grazie all’uso di un reagente con annessa fialetta, gli investigatori sono in grado di stabilire se la persona fermata e sottoposta a test ha utilizzato una delle 9 droghe esistenti nell’arco temporale di 10 giorni. Non c’è scampo per l’assuntore di cocaina, cannabis, eroina o altre sostanze proibite. Un’iniziativa legata ad una campagna europea della Roadpol, ossia una rete di cooperazione tra le polizie stradali, nata nel 1996 sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale oggi aderiscono tutti i Paesi membri tra cui l’Italia rappresentata dal Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, tranne la Grecia e la Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia, la Turchia e in qualità di osservatore la Polizia degli Emirati Arabi Uniti.